Vita Verità Via

Giovedì Santo


Stasera ho partecipato alla Messa della Cena del Signore. Credo di non essere mai mancata a questo appuntamento. Quando ero ragazza andavo con la mia mamma e ricordo che si visitavano tutte le Chiese del paese… mi piaceva andare! Era bello, anche se si sentiva una tristezza, una tristezza alla quale non sapevo dare risposta. Stasera oltre alla tristezza ho pianto… ho pianto durante la Lavanda dei piedi, mi è venuto in mente quando alleggerivo i  piedi della mia mamma dai tanti dolori, poi ho pensato  all’umiltà di Gesù e alla mia superbia, alla benevolenza  e alla malvagità… ho pianto durante la Comunione, stasera era sotto le due specie, meraviglioso!... ho pianto alla fine della celebrazione quando ho affidato a Gesù la mia famiglia, tutti i miei familiari,  tutte le persone a me care e tutte le persone che mi fanno soffrire. Cristo ha vinto la morte per sempre e noi ancora abbiamo dei dubbi, ancora cerchiamo!Ci facciamo divorare dall’orgoglio! Quanto orgoglio abbiamo! Non ci rendiamo conto che esso è la depravazione più profonda! Gli effetti dell’orgoglio sono deplorevoli: è il gran nemico della perfezione.Infatti esso:Ruba a Dio la sua gloria e ci priva di molte grazie e di molti meriti, non volendo Dio essere complice della nostra superbia;E’ fonte di numerosi peccati, peccati di presunzione, di scoraggiamento, di dissimulazione, d’invidia e gelosia verso il prossimo, ecc.Il rimedio a tutto questo c’è ed è che bisogna riferire tutto a Dio, riconoscendo che Egli è l’autore di ogni bene e che, essendo il primo principio delle nostre azioni, ne deve essere l’ultimo fine. S. Paolo dice che tutte le nostre azioni devono tendere alla gloria di Dio, e per dar loro maggiore valore, procuriamo di farle in nome del Signore Gesù Cristo, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo Suo.