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Terremoto - Venerdì Santo-


Venerdì   Santo Terremoto in AbruzzoQuanto dolore, Signore!Quante lacrime e cuori straziati!E’ in questo giorno che tanta gente unisce il suo dolore al Tuo dolore. Sogni e speranza in un futuro ormai spezzato… In mezzo a tanto flagello c’è chi si ruba i ricordi di una vita vissuta. Disumano! Canti vittoria perché non è stato il tuo turno, ma un giorno arriverà anche a te l’attimo dell’ultimo respiro e chissà, forse qualcuno è in attesa di prendere ciò che oggi prendi agli altri! E… mentre tu provvedi, o almeno credi, ad arricchirti,  persone sono sulla strada polverosa nella speranza di sentire un gemito.Davanti a tanta povertà spirituale e solitudine, la mia mente offre il pensiero a coloro che, senza scrupoli, hanno costruito i mostri cadenti… La meraviglia, mista ad incredulità fanno apparire chiari e nitidi i duri lineamenti dei volti assassini. Certamente in questi tipi di costruttori vi è una grande indifferenza verso la vita umana, considerata come insignificante, visto l’espansione economica vertiginosa e la poca serietà dell’opera. Si rimane imperterriti di fronte a questa realtà, le vittime colpite sono tante e lo sbandamento è naturale. Non resta che pregare! Non resta che pregare per una Regione segnata da tanto dolore! Solo la sublime preghiera e l’inginocchiarsi davanti alla Croce può sopprimere tutti i motivi ispirati dall’interesse personale e inondare di coraggio e forza coloro che sono stati provati da un così grande  dolore.