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Le Beatitudini


DIO E LE SUE LEGGI 
   GESU’  E  LA  SUA  PERFECTA  OPERA  
   
  Le beatitudini sono l’ultima corona dell’opera divina in noi. Come i frutti, sono anch’esse atti, ma di tal perfezione che paiono procedere dai doni anziché dalle virtù; sono frutti, ma di maturità così perfetta, che ci danno già una pregustazione della celeste beatitudine; onde il nome di beatitudini. Nostro Signore, nel discorso del Monte, le riduce a otto; la povertà di spirito, la dolcezza, le lagrime, la fame e la sete della giustizia, la misericordia, la purità di cuore, la pazienza in mezzo alle persecuzioni. Ma anche qui si può dire che è numero simbolico e che non ha nulla di esclusivo.Queste beatitudini non indicano l’assoluta e perfetta felicità; sono piuttosto mezzi per giungere alla beatitudine eterna e mezzi efficacissimi; perché quando lietamente si abbraccia la povertà, la dolcezza, la purità, l’umiliazione, quando uno sa dominare se stesso fino al punto di pregare per i nemici e di amare la Croce, si imita allora perfettamente Nostro Signore, e si fanno rapidi passi nelle vie della perfezione.  Concludendo, i doni dello Spirito Santo, sapendoli coltivare, c’introducono nella via unitiva. 1)     Ci fanno infatti praticar tutte le virtù, morali e teologali, nel più alto grado, onde ci uniscono a Dio trasformandoci a poco a poco in Lui e facendocene  imitare  le divine perfezioni.2)   Pongono nell’anima quell’arrendevolezza e quella docilità per cui lo Spirito Santo s’impossessa di lei e vi opera liberamente. Sotto l’influsso latente di questi doni e talora pure con la palese loro cooperazione si fa l’orazione di semplicità.BUONA  DOMENICA