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« XXX DOMENICATUTTI I SANTI »

XXXI DOMENICA

Post n°1370 pubblicato il 30 Ottobre 2011 da chepazzaidea
 

XXXI   DOMENICA

 

 

 

 

 

S. Filippo diceva:

Signore, custoditemi oggi, perché se mi abbandonate a me stesso, io vi tradirò.

 

 

Il mondo parla: lasciatelo parlare. I discorsi dei pazzi debbono forse impedirci di essere saggi? Si dirà che temiamo più Dio che gli uomini: i più seri diranno che abbiamo ragione, e ci stimeranno. Che importa che si parli di noi, purché facciamo il nostro dovere verso Dio!

L’uomo deve soltanto temere se stesso… La sua debolezza deve farlo tremare!

L’uomo resta spesso vinto senza essere assalito. Le nostre passioni, i nostri sensi congiurano sempre contro di noi; il nostro cuore stesso ci fa guerra. Quelli che seppero resistere alle persecuzioni caddero nelle solitudini. I più grandi Santi tremavano al solo pensiero dello stato dell’anima loro avanti a Dio. Basta un momento solo perché un santo diventi un reprobo. E’ necessario prevedere le occasioni e ricordarci che le più pericolose sono quelle in cui sembra  nulla esservi a temere.

Colui che si crede sicuro, guardasi di non cadere. Sebbene siate in luogo di sicurezza, non crediate con questo di essere sicuri”.

Gli uomini si stimano disgraziati quando perdono il loro beni, per un processo, per fallimento o per qualche altro accidente, ma non si stimano disgraziati se perdono il BENE INFINITO.  Che sarà dunque il perdere un bene infinito? Infelice è quell’anima che perde il suo Dio con un peccato; ma più infelice quella che conta per niente un Dio perduto!

Gesù è il nostro MAESTRO… Il Suo Vangelo è chiaro e nitido… facciamo della nostra vita uno specchio del Vangelo! Facciamo come diceva S. Francesco: “dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo”.

Gesù non ama l’ipocrisia, nel Vangelo di oggi “stigmatizza l’ipocrisia degli scribi e dei farisei,  perché non danno esempio di coerenza tra quello che insegnano e quello che fanno” (Mt 23,2-7). Diamo esempio di coerenza, di semplicità, di correttezza, di onestà, di dignità, insegniamo ad  amare e amiamo come ci ha amati Gesù Cristo, il nostro MAESTRO e SIGNORE.

 

 

 

 

 

 

Buona   domenica

 

 

 

 

 
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