Creato da little_david il 15/09/2006

cherrypie

divagazioni sul cinema e recensioni semi-serie da Lynch a Spielberg e tutto quello che ci sta in mezzo

 

 

INDIANA JONES 4: CONFERMATO INIZIO RIPRESE!

Post n°12 pubblicato il 30 Dicembre 2006 da little_david
 

Ho da tempo "abbandonato" questo blog per mancanza di ispirazione e di tempo ma sono lieto di tornare con una notizia bomba (almeno per me)immagine.Sentite un pò....

Ormai mi ero rassegnato: nessuna notizia da mesi, Lucas che dice di non voler fare più cinema, Spielberg che sembra occupato in migliaia di progetti tranne quello, il sito theindyexperience.com che chiude...la speranza di vedere il quarto film della saga che ha segnato la mia vita (vedi post precedenti) era ormai morta e sepolta. Un capitolo chiuso.

Poi oggi capito sul sito www.comingsoon.net e dopo pochi secondi inizio a zompare per casa come un pazzo.

Lucas conferma  l’inizio delle riprese di Indy 4!!!

Non ci posso credere. Leggo la notizia tutto d’un fiato:

  • La sceneggiatura è ultimata
  • Le riprese inizieranno nel 2007 con H. ford come protagonista
  • Top secret trama e location anche se si sa per certo che parte del film sarà girata a Los Angeles
  • Il film darà ampio spazio all’approfondimento dei personaggi e avrà a che fare con misteri molto interessanti
  • Lucas dice che sarà il migliore della saga (beh staremo a vedere...)

Che dire...sicuramente da qui ad un anno ne possono succedere di cose (e finchè le riprese non saranno ultimate aspetterò a “gridar vittoria” ...visto i precedenti) ma non posso nascondere che l’idea di un annuncio ufficiale mi sta elettrizzando a dir poco.

Non  mi resta che elaborare un piano per essere a LA l’anno prossimo nel posto e nel momento giusto per dare almeno una sbirciatina...

Per chi volesse leggere la notizia integrale ecco il link: http://comingsoon.net/news/movienews.php?id=18197  

 A buon rendere!

 
 
 

Scoop?

Post n°11 pubblicato il 12 Ottobre 2006 da little_david
 
Foto di little_david

Una volta il mio amico Beppe mi disse: “Io non mi fido di uno come Woody Allen...come può fare sempre qualcosa di buono quando dirige un film all’anno. Ci dovrà essere pure una sòla ogni tanto”. Questa frase mi fece riflettere. Dopotutto fare un film all’anno sembra nascere più da un’esigenza fisiologica che da  un’esigenza artistica (...ma c’è forse una differenza tra le due?). Fatto sta che ogni tanto anche Woody, in effetti, toppa, tra i suoi film recenti non ho, ad esempio, digerito Melinda e Melinda (che ho trovato irritante) ma ho apprezzato, come molti, Match Point (anche se a differenza degli stessi molti non lo definirei uno dei suoi capolavori). Stando alla teoria di Beppe, Scoop (che con il film precedente condivide l’ambientazione londinese e l’attrice Scarlett Joahnsson) rischiava di essere la nuova sòla Alleniana.

Ieri sera ho felicemente appurato che così non è.

Questa commedia gialla che vede un’aspirante giornalista (Joahnsson) indagare su misterioso “assassino dei tarocchi” scorre piacevolmente e, come i migliori film di Allen, delizia gli spettatori con dialoghi brillanti e divertenti. Il maggior pregio del film, a mio avviso, risiede nei duetti tra Allen e la Johansson, vera gemma del film. Così come in Anything Else Allen sceglie un giovane attore emergente come protagonista e si ritaglia un divertente e bizzarro ruolo da spalla. Che i siparietti tra il regista settant’enne e la sensuale nuova diva siano il punto forte del film lo dimostra la maggior debolezza della seconda parte dove i due agiscono spesso separatamente. Da apprezzare nel film, oltre all’ambientazione che spazia da pub metropolitani a dimore nelle campagne inglesi, è l’atmosfera frizzante e leggera da film giallo che non si prende troppo sul serio, un po’ come avveniva con Misterioso omicidio a Manahattan, e gli inserti fantastici e paradimensionali che fanno pensare  ad Alice e a La dea dell’amore.

Sul IMDB (Internet movie database) l’aggiornamento più recente nella filmografia di Allen è un progetto in fase di realizzazione e ancora senza titolo: Untitled Woody Allen Summer Project (2007) con Colin Farrell e Ewan MacGregor....sarà forse questa la nuova sòla? 

 

 
 
 

Il nuovo "profumo" di Grenouille

Post n°8 pubblicato il 25 Settembre 2006 da little_david
 
Foto di little_david

Non avevo la minima intenzione di andare a vedere il film che il regista Tom Tykwer ha tratto dal romanzo "Il profumo" di Süskind. A dire il vero aspettavo da tempo di vedere la trasposizione cinematografica di questa storia inquietante ed originale e di scoprire come il regista scelto per il progetto riuscisse rendere sullo schermo l'aspetto più interessante ed innovativo del libro, ovvero la descrizione della realtà effettuata attraverso profumi, aromi, odori captati dal protagonista, Grenouille, dotato di un olfatto fuori dal comune. Quando vidi però per la prima volta il trailer del film, mi bastò osservare il volto dell'attore scelto per interpretare il personaggio principale per capire che qualcosa non andava. Se nel libro Grenouille era descritto come un essere goffo e poco (se non per niente) attraente, nel trailer appariva come un attore belloccio e affascinante, il sottotilo del film poi (Storia di un assassino) faceva presagire uno stravolgimento della storia in chiave serial-killer all'americana.

Dopo aver sentito alcuni pareri ed aver visto alcuni spezzoni (mai fidarsi dei trailer, guardare con attenzione invece gli spezzoni che danno in tv...danno più l'idea della "pasta" del film)  ho pensato tuttavia di dare al film una chance.

Ebbene, devo dire che nonostante alcune riserve, il film non è poi così male. E' subito chiaro che alcune delle scelte fondamentali sono state dettate dall'esigenza di rendere più "commerciabile" il film. Oltre alla scelta (come dicevo) di un attore imbruttito ma comunque attraente, alcune semplificazioni e virate (sovente gratuite) verso il thriller, quello che colpisce di più è la scelta drastica di modificare oserei dire alla radice il personaggio principale. Nel libro Grenouille è descritto come un essere privo di emozioni, "una zecca" che resta attaccata alla vita solo per il desiderio irrefrenabile di percepire, catturare e catalogare il maggior numero di fragranze, un reietto che non ha sentimenti nè senso di colpa e vive solo per la sua "ricerca". Il lettore, pur provando una sorta di compassione per il personaggio nonchè ammirazione e meraviglia per le sue incredibili doti, è portato sostanzialmente ad odiarlo a guardarlo con un certo distacco. Nel film invece il protagonsita appare (sopratutto nella prima parte) come un ragazzo sensibile, emarginato, intimorito dal mondo che gli sta attorno, una vittima che si fatica ad odiare...

Il "vero" Grenouille sarà sicuramente apparso ai produttori del film, poco vendibile, troppo poco "simpatico": "come può il pubblico identificarsi con un personaggio di questo tipo? rendiamolo più umano!" si sarà detto. Scelta questa che può infastidire quanti hanno letto ed amato il libro, anche se a mio parere, a differenza di quanto avviene spesso in produzioni di questo tipo, ad un cambiamento, una edulcorazione del personaggio non corrisponde una banalizzazione o una semplificazione dello stesso. Devo ammettere, infatti, che questa nuova versione "riveduta e corretta" di Grenouille è riuscita in qualche modo a conquistarmi. Questo è dovuto in gran parte alla bravura dell'attore Ben Whishaw che riesce a dare una nuova dimensione al personaggio con un'interpretazione costruita su un'incredibile mimica facciale e caratterizzata da una ricchezza di sfumature rese semplicemente attraverso lo sguardo. Il nuovo Grenouille, pur essendo lontano sotto molti aspetti anni luce dal personaggio del libro, acquista una sua autonomia all'interno della storia senza stravolgerla ma bensì mostrandola sotto un altro punto di vista. Il regista è riuscito a mio avviso a sfruttare il limite (forse) imposto dell' "addomesticamento" di Grenouille per dare una visione personale e non superficiale della storia, trasformando il protagonista in un personaggio forse meno originale ma pur sempre affascinante, ineteressante e complesso.

Il film inoltre ci regala sequenze emozionanti (come la creazione del profumo "Amore e Psyche" nello studio di Baldini) e coinvolgenti (anche se talvolta un pò eccessive o "sopra le righe" come alcuni passaggi nella sequenza, comunque staordinaria, nella piazza di Grasse) che rispecchiano i momenti più importanti del libro, presentandosi come fedeli trascrizioni in immagini delle parole di Süskind. Tykwer (di cui non avevo molto amato "Lola corre") opta per uno stile visivamente ricco ma mai ridondante e non cade nella tentazione (da me temuta) di usare effettaci in computer graphic per visualizzare le percezioni di Grenouille.

Nonstante il mio giudizio sul film sia complessivamnete positivo, non mi sento di consigliarlo agli amanti più "puristi" del romanzo (che potrebbero comunque non apprezzare il cambiamento effettuato sul protagonista ed alcuni passaggi più "commerciali" e alcuni inserti a volte discutibili). Penso invece che per chi non abbia mai letto il romanzo (e non abbia ahimè intenzione di leggerlo) o per chi l'abbia letto  e sia disposto a vederne una trasposizione fedele ma sotto certi aspetti"blasfema" il film possa essere una piacevole esperienza.

Non posso infine non ammettere un certo rimpianto per il destino che ha fatto sfuggire, anni fa, questo progetto dalle mani di un regista che forse ne avrebbe fatto un capolavoro: Stanley Kubrick

 
 
 

Un archeologo di nome Indy...

Post n°6 pubblicato il 15 Settembre 2006 da little_david
 
Foto di little_david

Ben prima di Twin Peaks (avevo l'età di 6 anni credo) fui folgorato da un'altra esperienza audiovisiva...

Era sera, avevo appena terminato di preparare la cartella per l'indomani (si la cartella, non avevamo ancora gli zaini dell'Invicta e simili), mi misi il pigiama e mi preparai ad una serata davanti alla tv con i miei genitori e mio fratello. Nel pomeriggio mio zio (che aveva solo 7 anni più di me) mi aveva parlato di un film che avrebbero mandato su italia 1 o canale 5 quella sera (un film d'avventura che aveva visto al cinema e che gli era piaciuto da matti) ma ormai non ci stavo più pensando...

Mi incamminai verso il salotto senza minimamente immaginare di essere vicino ad un' esperienza che avrebbe per modificato per sempre la mia vita...Entrai nella stanza e fui immediatamente catturato dalle immagini che vedevo sul teleschermo: c'era un uomo con un cappello che correva come un pazzo in una distesa verdeggiante e vagamente tropicale inseguito da un'intera tribù di indios armati di frecce e lance. Mentre corrreva e schivava frecce chiamava un suo presunto collega che lo stava aspettando vicino ad un elicottero ma che in quel momento sembrava troppo impegnato a pescare per dargli retta...

IO: Che film è questo?

PAPA': Uh...Indiana Jones...

Per me fu l'inizio di un viaggio...l'archeologia, l'Arca dell'Alleanza, Il Nepal, L'Egitto, amuleti, tombe, iscrizioni, serpenti velenosi...rimasi come ipnotizzato davanti allo schermo per tutta la durata del film...o quasi visto che verso le 22 (anzi forse un pò prima) mia madre mi ricordò che il coprifuoco del periodo scolastico (a nanna alle 21:30 unica eccezione i film di Walt Disney del venerdì) era già scattato da un pezzo.

Avrei voluto dirle che per me quella era un'esperienza di fondamentale importanza, una sorta di evento mistico, un rito di iniziazione (e forse le le dissi veramente qualcosa di simile o quasi...) ma non ci fu verso, sapevo che insistere non sarebbe servito a nulla. Fui spedito a dormire e seppi com'era finito il film solo il mattino seguente quando chiesi a mia madre (come capitava spesso) di raccontarmelo...

Dopo quella sera non fui più lo stesso, mi vennero nell'ordine: una passione sfrenata per l'archeologia (che col tempo e andata un pò scemando), un amore per il cinema (che invece è sempre più vivo) e ovviamente il chiodo fisso di Indiana Jones (che si andò consolidando con la visione degli altri due film).

Dopo esami di filmologia, laboratori vari di critica e storia del cinema, letture di riviste specializzate, riflessioni filosofiche e autoanalisi non riesco ancora a spiegare razionalmente cosa mi colpisca così in profondo della saga. Ovviamente si tratta di film che, pur essendo dichiaratamente commerciali e di intrattenimento, sono stati realizzati da cineasti di serie A (credo che basti citare la presenza di Spielberg alla regia) eppure  credo che abbiano qualcosa in più, qualcosa di indefinibile, di "nascosto" rispetto alla maggior parte dei film d'avventura e d'azione...

Bene, ora in attesa che si crei l'esatta congiunuzione astrale che permetta a Spielberg, Lucas e Ford di riunirsi e decidere quando cazzo  realizzare il quarto episodio della saga (scusate il nervosismo ma è dal 1996 che lo promettono) non mi resta che controllare giorno si e giorno no (ok, lo ammetto...tutti i giorni) il sito www.theindyexperience.com oppure www.theraider.net per vedere se ci sono aggiornamenti...

E ve lo prometto....IO SARO SU QUEL SET! (ecco magari almeno giusto una mezza giornata e a meno che non lo girino tutto in Cina o in Australia....)

A Buon rendere!

 
 
 

"This cherry pie is a miracle"...

Post n°4 pubblicato il 15 Settembre 2006 da little_david
 
Foto di little_david

Forse qualcuno si starà chiedendo che cosa abbia a che fare la torta di ciliege con il cinema...beh se non vi viene in mente nulla vi consiglio subito di andare a recuperare, comprare, noleggiare o farvi raccontare qualcosa su Twin Peaks. Il telefim co-creato da David Lynch agli inizi degli anni 90' è una delle mie ossessioni da quando lo vidi in tv all'età di 12-13 anni (ebbene si..facevo le medie..) e ne rimasi folgorato! Alcuni puristi potrebbero obiettare che Tpeaks è comunque un fenomeno televisivo e non cinematografico ma sfido chiunque abbia visto almeno la puntata pilota del telefilm ad affermare che non si tratti di Cinema con la C maiuscola...

Ad ogni modo non spiegherò quale ruolo abbia la torta di ciliege in Twin Peaks a coloro i quali  non l'hanno ancora visto o non se lo ricordano ...non per fare lo stronzo o perchè non ne abbia voglia ma per invogliarli a scoprire questo universo affascinante, assurdo, misterioso, bizzarro, nostalgico, inquietante, divertente..

In questo blog non parlerò solo di TP..(anzi può darsi che lo faccia solo una volta ogni tanto) ma di cinema, film, telefilm, registi di ogni genere. Io ADORO il cinema in ogni suo aspetto e forma: mi piace di tutto...dai film trash di serie B della Troma ai film sofisticati ed eleganti di Wong-Kar-Wai.  Mi sento molto lontano da critiche e recensioni troppo cerebrali e che mirano ad una presunta "oggettività" mentre sono un sostenitore accanito dell'importanza della soggettività (dei propri gusti, vissuti personali, simpatie, sati d'animo, aspettative) nella visione di un film.

Quindi (se avrete voglia di perderci del tempo) prendete le mie riflessioni e recensioni per quello che sono: pensieri e divagazioni senza particolari pretese ma caratterizzate dalla voglia di raccontare il mio viaggio personale nel mondo di immagini e suoni...e magari confrontarmi con il vostro...

Saludos

 
 
 
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