post all'ombra

...vinco...


    ...richiamare alla mente le condotte, cercando di riconoscere tutti i rovesci dati e subiti constatando aspramente di quanto fossimo stati ciechi alle fortune ed ai suoi favori. Adesso resta soltanto l'affrancarsi dai suoi giochi, bilanciare le energie, inseguire la vera fortuna in una pace perfetta, andare a letto sazi di questa cognizione e ricongiungersi a nuovi incantevoli sogni.   Sognare, senza aver la parvenza di esser in sogno, fintanto che l'indiscreta pioggerella del buio non pavimenti il calcare digiuno della soglia di oriente. M'incammino, stessa discesa, dritta a nord, alla prua di casa-bottega, verso il sussurro. Una Chiesa, un operaio, un tempo biricchino, una ghirlanda smeraldo, solito posto insomma, ma quasi sempre diverso, inquieto, non proprio desiderato.   Un gergo difficile, àfono, anti-armonico. Una lunga storia da cui voler starne fuori ma che il tempo ha scritto contro ogni possibile dissentimento e consacrazione. Torna presto l'impulso di voler tornare nella cornice, di evitare la vuota conversazione, continuando parimenti l'aratura dell'innocente vigneto cromatico ancora in fasce...