pensieri e parole

C'era una volta una principessa...


&!&!&!&!&!&!&!&!&C'era una volta una principessagiovane, bella e fessache per colpa di un essere immondosi ritrovò in un pozzo profondo...Rimase a lungo intorpiditapeché lì dentro non c'era vita.Nessuna gioia né un po' d'amoresolo freddo. buio e dolore.E mentre stava appallottolata sul fondosparirono tutti i colori del mondo.Non c'era più suolo su cui camminarené un pezzo di cielo nel quale volare...Neppure un fiore piccino piccinoné il grande sorriso di qualche bambino...Ma la speranza, si sa, non muore maie l'avrebbe tirata fuori dai guai.E proprio grazie a quella speranzaprese a volere con insistenzadi svegliarsi presto da quel brutto sognoperché era d'altro che aveva bisogno!Chiedeva al Fato di esser clemente,di farla tornare in mezzo alla gente...Ma oltre al destino invocava sé stessa:"Forza e coraggio, orsù Principessa!"Per caso é una troppo grande ambizionedesiderare la propria occasione??"Mi basterebbe, a render tutto più bellopoter parlare con un piccolo uccello"Forse qualcuno l'aveva uditaperché la richiesta fu presto esaudita...E un bel giorno un suo sonnellinofu interrotto da un cardellino...Volse gli occhi al dolce pennutoche aveva lo sguardo davvero acuto...Sembrava dotato di un grande acumequell'esserino coperto di piume!"Non voglio più stare in questa prigione!...Non merito certo 'sta vessazione!...Ho molto da dare, a grandi e bambini,progetti importanti e sogni piccini...Guardare i colori, respirare gli odori,conoscere gente e farle favori..."Ma ancora era in corso il suo mesto assoloche l'uccellino spiccava già il volo...Lo sbattere d'ali guardò assai stupitamentre il volatile prendeva l'uscita..."...Senza volerlo gli avrò fatto un torto?"Si domandava con grande sconforto...E alquanto in preda alla delusione,con lacrime agli occhi e mental confusione,ché dalla sua testa spariva l'auguriodi uscire presto dal tetro tugurio.Benché concentrata su questo pensiero,s'accorse che il pozzo era sempre più nero...Un letto di foglie ben intrecciatodall'ingresso del pozzo veniva calatoda uno stormo di uccelli di piccola tagliae ciò che seguì fu gran meraviglia,perché d'improvviso, a far capolino,fiero e orgoglioso sbucò il cardellino!Dispensando ai compagni qualche saggio consiglio(per manovrare lo strano giaciglio),vi fece adagiare la dolce donzellache tutto a un tratto apparve più bella,seppur, decollando alla volta del cielo,le lacrime agli occhi formarono un velo.Lo sguardo languido e la gioia nel cuoresi rivolse curiosa al suo salvatore:"Dimmi dunque chi sei veramentecosì a Dio potrò far presenteche liberasti in siffatta manierala principessa prigioniera.Senza altri indugi cinguettò il cardellino,che fuori da lì parea più piccino:"Son la forza vitale, la tua volontà,e ti ho riportato alla chiara realtà!"                                                    Scritta a quattro mani da                                                   Giusi Iago & Mauro