LIFE IN PICS

E TU TI RICORDI?


Primi giorni di novembre del 2008, in quelle sere strane, avevo riincontrato su queste pagine una donna, che strano il nostro avvicinamento, era iniziato mesi prima, a maggio, era comparsa in un mio blog, lasciando un commento sulle mie pagine, che strana che era, che strano che ero io, un mulo che fluttuava nel suo blog, silenzioso, un pò strano, forse nel silenzio dei suoi pensieri cercava di trovare un senso a quel malessere che sentiva dentro. Era andato da lei, aveva letto post, i pensieri di una donna, il suo pensiero dell'amore, le sue preoccupazioni, i suoi desideri, la sua vita, la piscina e le peripezie in vasca alla ricerca di ciabattine perdute, aveva letto di lei e di una cosa che aveva preoccupato per un piccolo incidente, aveva letto di un bacio sfiorato, di un'emozione fuggita, di notti silenziose davanti al suo caminetto, aveva letto i post di febbraio, aveva capito che forse non erano così diversi, l'aveva letta nei commenti, li guardava con curiosità, non sapeva se poteva intervenire, non sapeva se... poi ad agosto arrivò lei, come un fulmine, era il 05 agosto e gli aveva scritto in privato, aveva chiuso con una pioggia di baci il suo messaggio. Lui aveva letto e aveva risposto come suo solito da burbero diffidente, aveva paura di questo mondo nonostante lo conoscesse da parecchio, aveva paura di seguire un pensiero, a fine ottobre si erano scritti di nuovo, con più intensità continuità, con dolcezza, come amici, come persone che guardano tutto quello che li circonda con una curiosità di due persone con una gran sete di vivere ogni piccolo battito sfuggito al cuore e con pensieri che avevano iniziato a costruire qualcosa di nuovo per entrambi. Un pomeriggio si erano scritti amore, lui si era guardato nel riflesso del monitor, gli piaceva quella parola, gli piaceva detta da lei, aveva cominciato a rompergli le scatole, ma non si era sbagliato, forse neanche lei si era sbagliata, ma era dura come il muro, non c'era modo di cambiargli quella testona piena di capelli... Si perchè aveva i capelli lunghissimi, fino al sedere, l'aveva vista in quella foto uscita dalla doccia, di spalle, l'aveva vista in foto, era strana, bruttina, una nonnina, però lo faceva stare bene, la sentiva, non sapeva com'era possibile ma la respirava, ogni cosa, ogni parola sapevano di vita cazzo, dai commenti sottoforma di poesia, alle canzoni, all'imparare insieme... che strano, era così dolce e piena di tutto, come non amare una ragazza così? Beh, qui sopra è facile, le parole viaggiano ad alta velocità, è un attimo rimanere così, ma qui c'era qualcosa di diverso, lei era una piccola bomba pronta ad esplodere, ma il risultato non sarebbe stato un cratere... il risultato sarebbe stato cambiare un uomo, farlo sentire vivo, vitale, pieno di ogni pensiero che arriva da lontano, troppo preoccupato di nascondersi, di non fare, di lasciarsi andare. Si era un vero rompicoglioni, ma sebbene quando erano incazzati se ne dicevano di tutti i colori, quei passi li avevano fatti insieme, la caparbietà di lui, la timida reazione di quella piccola scricciola nera... A dicembre lui era andato da lei, o per meglio dire, era andato a spasso per il paese con un suo concittadino.. lui la sentiva... lei lo sentiva... ma non poteva... a lui non importava più un cazzo di tutti i personaggi che avevano attraversato i suoi pensieri, era troppo felice di averla sentita, lo facevano incazzare ma solo perchè teneva a lei più di ogni altra cosa... provava una leggera rabbia, ma era lei il suo sorriso. Poi quel giorno di gennaio, l'aveva vista, era ancora più bruttina dal vivo, ma per Dio era un sogno, l'aveva sfiorata, baciata, abbracciata, presa in braccio, aveva toccato quella parte dell'interno coscia che era gelato nonostante le calze spesse! Praticamente un ghiacciolo ambulante! Piccolina, dolce, delicata, passionale, una furia, un abbraccio, le lacrime, le mani che si cercano... Tre anni... le paure, le tensioni, le emozioni, i baci, gli incontri, la passione, a lui non importava cosa pensava lei, sapeva solo che riusciva a farlo impazzire, teneva troppo a lei, la sua pelle morbida, il suo viso, le sue labbra... Non gli importava, tremava quando l'aveva di fronte, ma c'era una cosa che non era cambiata mai... Lui l'amava. Lui l'ama... Lei è quella donna che dovrebbe regalare ad ogni uomo la voglia di respirare dallo stesso raggio di Luna. Sai una cosa? Non sei brutta... TU SEI LA LUNA.