The Chess Theory

Strani sogni? Strani personaggi? Niente paura!State leggendo T.C.T.


CAPITOLO 1Il ragazzo della pizza Era in piedi.In piedi su una spiaggia Nera.Il mare che lambiva la costa, lasciava i familiari segni scuri sulla sabbia di quel colore inusuale e spento.Il cielo era bianco, accecante e non c’era il sole a splendere alto.Il contrasto tra il Nero ed il Bianco era talmente forte che sembrava insinuarsi nella testa cercando di dividerla in due.La spiaggia svanì, rimase solo il bianco.Gary Marshall era sospeso nel Bianco, un bianco potente ed infinito.Non c’erano suoni e Gary si sentiva leggero come il Bianco che lo circondava.Poi qualcosa cambiò, un suono, impercettibile e lontano si insinuò tra il Bianco; Gary si voltò a destra e a sinistra, per individuare la fonte dei quel rumore, che identificò come un fischio, simile a quello che fanno gli aerei supersonici, ma molto più acuto. Tutte le volte che girava la testa nella direzione, sempre che ci fosse una direzione nel Bianco, dalla quale si propagava il sibilo, questo si “spostava” da un’altra parte, divenendo sempre più udibile ed acuto.Gary fece appena in tempo ad accorgersene, un lampo grigioCRACKGary si svegliò con un sobbalzo cadendo dal divanetto.Il campanello stava suonando, ma al momento non aveva molta importanza: era ancora in soggezione per il sogno bizzarro che aveva appena avuto.Rifletté un attimo sul sibilo e sul lampo grigio, poi il suo cervello identificò il tutto come Il-solito-sogno-del-cazzo e gli permise di concentrarsi sul campanello della porta che suonava.La pizza!Balzò in piedi e quasi non atterrò sul tavolino davanti al divanetto, sfrecciò nel corridoio e si sistemò come meglio poteva per accogliere, il tipo della pizza; anzi La tipa della pizza.Maggie Briggs, la ragazza che consegnava le pizze il motorino.Probabilmente aveva ordinato la pizza solo per poterle rivolgere la parola, in effetti la pizza del “Cantuccio” non era un granché; avrebbe potuto ordinare al ristorante cinese o andare al Mc Donalds a farsi un hamburger con la pancetta.Ma voleva vedere Maggie.Controllò l’orologio: le 8:23; aveva dormito la bellezza di 35 minuti esatti; Maggie era un po’ in ritardo; aprì la porta e…Si trovò davanti, invece della bella ragazza che consegnava le pizze usualmente, uno spilungone magro come uno stecchino con i vestiti larghi addosso.“Ma porca… 7 dollari sbattuti via per poi trovarmi davanti sto stuzzicadenti coi vestiti un attimino sporchi, una caterva di brufoli in faccia e l’aria un po’ tonta…Guarda dov’è finito il mondo”Gary aveva aperto la porta ma il garzone sembrava non essersene accorto e aveva continuato a tenere premuto il pulsante del citofono.Teneva lo sguardo alto e canticchiava annoiato ascoltando la musica da un mp3; era alto e forse non aveva proprio visto ne sentito la porta aprirsi.Gary sbattè prontamente la porta e la riaprì di scatto; adesso si trovava davanti il garzone con gli occhi spalancati dallo spavento e gli auricolari che penzolavano dal collo.Si riprese scrollò il capo e si rivolse a Gary con aria colpevole «Mi…scusi per il ritardo…»Gary lo guardò e si rassegnò al fatto che non avrebbe visto Maggie quella sera, si rivolse al ragazzo«Dai fa niente,…ti…“perdono” dal momento che mi hai svegliato…ho un sacco di compiti da finire…»Prese la pizza e pagò il conto. Guardando il garzone notò un particolare: un pezzo degli scacchi spuntava dal taschino della sua camicia.Gary lo indicò con il dito ed esclamò«L’alfiere! Ti piacciono così tanto gli scacchi da portartene un pezzo sempre con te?»«Eggià!» Rispose il ragazzo, che si sentiva un attimino più a suo agio«Mi piacciono un sacco! Sono bravissimo»Gary riflettè un attimo«Non sarai per caso iscritto a Chess Theory?»«Si! Ho un account li da un casino! Se ti va sta sera ci possiamo trovare per una partita, sempre che mi parta quel cesso di computer…»«Si mi farebbe piacere» Rispose Gary«Dovrei esserci verso le 10:30»«Ok allora!» disse il garzone mentre si avvicinava al suo scooterGary lo osservò per un attimo poi scattò«Ehi! Non so il tuo nome! Dimmi almeno il tuo account di ChessT!!!»Il garzone si sedette sulla sella del motorino e si voltò verso Gary«Non farai fatica a trovarmi…Io sono l’Alfiere…»Ripartì e i due non si incontrarono mai più di persona.