Arrancame la vida!

Riflessioni


Sono conunistra, questo si sa. Ma proprio perchè sono comunista non sono uno che non vede o che fa finta di nulla. Ho parlato e ho scritto spesso di politica. Ho parlato della destra ( l'esperienza più terribile che abbiamo dovuto subire, questo è certo), ho parlato dei catto-fascisti, del centro in generale. Dopo quasi sei mesi di governo Prodi, mi sento oggi di fare qualche riflessione in merito. Premesso che qualunque governo attuale sarebbe preferibile a quello precedente e che Silvio, Pierferdinando, Gianfranco ( della Lega non ne parlo mai perchè non ne vale nemmeno la pena) e i camerati vari dovrebbero esserre puniti per le loro efferatezze ( e questo sarebbe possibile solo se non vivessimo nel paese di Pulcinella!), mi domando a che punto sia oggi il nostro paese. Premesso che 5 anni di forzisti, cattocentristi e nazionalalleati hanno avuto un certo peso e che 40 anni di democrazia cristiana pure, ammetto che questo governo non è esattamente quello che avevo sperato. Troppi errori, troppo confusi i prodromi. Non parlo nemmeno della recente Finanziaria ( ne parlano tutti, ne parlano in troppi) perchè ritengo giusto che chi più ha più debba pagare ( però mi spieghi Sig.Prodi qual'è questo famoso ceto medio e mi dica esattamente esso quanto guadagna. E già che ci siamo mi dica anche come mai io, da libero professionista con un reddito da 15.000 euri scarsi l'anno sia equiparato ad un libero professionista del calibro di un notaio, nemmeno fossimo iscritti allo stesso albo). No, parlo di una sinistra che di sinistra ha ormai davvero poco. Almeno secondo il mio modo di vedere le cose. Un governo che fa di tutto per accontentare tutti non mi piace. Un governo che vuole la capra e i cavoli, a cui piace che la moglie sia un po' sbronza e la botte sia piena  mi da da pensare. Un governo che apre al centro e ammette nei suoi ranghi Rutelli, Mastella ( Mastella??), la Bindy e i cattolici mi fa ridere. Un governo che esita mi fa riflettere. Sarà perchè io sono sempre stato un estremista. Già, estremista: che parola buffa! Talvolta ti chiamano estremista come per insultarrti. Per me essere definito estremista è sempre stato un complimento. Non mi importa di stare ai margini. Sarà che ci stiamo mettendo troppo tempo a fare tutto, sarà che davvero i disastri causati dalla destra sono ingenti e molteplici, sarà, ma io mi sto stufando e vorrei vedere i risultati di un qualcosa che non arriva ancora.Sarà che ho la testa piena di fantasie e di utopie, ma non mi pare troppo difficile. Qual'è il paese che vorrei? Semplice: uno stato laico, che costruisce la pace, che supporta i suoi cittadini, che promuove la cultura, che abbatte l'ignoranza e le barriere, uno stato che promuove la crescita del sè, uno stato incentrato sulla condivisione. Ma quello che mi duole di più è il fatto che, in tutti questi decenni, non siamo stati capaci di costruire un'alternativa al capitalismo di stampo americano, un'alternativa che non prevedesse l'Unione Sovietica. Che tristezza! Sarà che la nostra società è ormai dal culo da un pezzo, sarà che sono rimasto inesorabilmente indietro, sarà che sono un estremista, ma tutto questo non mi piace. Una società che insegna che chi paga comanda, che più sei ricco più vali, che sei non sei magra e fighissima non vali un cazzo, che se non possiedi una fuori serie e non ti scopi una donna diversa ogni sera non sei nessuno, allora questa è una società senza speranza. Rifletto sempre, ma non trovo soluzione alcuna.Foto. autoritratto. Perchè stamattina ho chiamato il mio barbiere per prendere appuntamento per tagliare i capelli e il suo assistente mi ha chiesto se dovevo fare anche le sopracciglia e la depilazione: capito di cosa parlo?http://www.youtube.com/watch?v=eiKJZZULplc&mode=related&search=Mi fido di me e di coloro che mi vogliono bene.