Arrancame la vida!

Words & Communication


Ringrazio gli amici per i consigli preziosi per porre rimedio al mio malanno. Sì, cara Quoti, nel profondo Nord, questa sera, sembra di essere in una notte di lupi mannari: nebbia, pioggerellina fina fina, brividi di freddo e un'atmosfera da Nosferatu! Voglio trasferirmi!! A coloro che con affetto mi danno consigli alcolici, ricordo che da ex alcolista non posso permettermi neanche un goccetto. Tranquilli: mica ho la pretesa che abbiate mandato a memoria il mio blog o di essere il centro della vostra vita! Vuol dire che continuerò con gli antistaminici ( ma se passassi direttamente alla cannabis non sarebbe meglio??). Ma non volevo parlare di questo, comunque. Stasera volevo dire due parole sul mondo della comunicazione. No, mica quella dei media, la mia, la nostra. Come tutti coloro che lavorano nel mondo dell'immagine, ho un pessimo modo di comunicare. Peggio ancora ce l'ha chi lavora con la musica. Mi riferisco alla comunicazione parlata, non a quella scritta. Davide, ad esempio, da bravo musicista qual'è, con la parole è una tragedia. Io un po' meno, forse. Ognuno comunica se stesso con i mezzi che ha, con quelli che predilige, con quelli che lo rappresentano meglio. Il Davide dei primi anni era un vero disastro, poi, col tempo, è migliorato leggermente. Anch'io non scherzavo affatto. Dei vecchi tempi mi è rimasta quest'idiosincrasia patologica per il telefono e soprattutto per il telefonino e soprattutto per i messaggini. Lo dico agli amici che ancora non lo sanno affinchè non si offendano se non rispondo quasi mai: io i messaggini li detesto! Neanche a mail vado forte, comunque. Per me la comunicazione con i mezzi artificiali, cioè tutti quelli che prevedono qualcosa che stia fra me ed il mio interlocutore, è sempre stata un problema. Mando pochissimi messaggi e di solito sono tutti del tipo: " Ci vediamo alle 17 in Piazza San Carlo, angolo via Po. Se non puoi avvisami per tempo:" Stop, nulla più. Purtroppo ne ricevo molti di stile del tutto diverso. Una volta rispondevo a tutti, poi ho smesso. La maggior parte delle volte la gente non cerca un vero e proprio scambio nella comunicazione, le basta semplicemente farsi sentire in qualche modo. Ricordo che una volta ricevetti da un collega un messaggino di questo tipo: " tu come stai? io giù di corda...." Feci l'errore di rispondere: " più o meno, sono raffreddato, ma domani ci sono, e tu come mai giù di corda?" A quel punto scatenai, inconsciamente, un meccanismo perverso nel mio collega che in realtà non era per nulla interessato nel sapere come stavo, ma voleva semplicemente parlare di se stesso., senza essere però allenato a farlo direttamente " perchè non ti prendi un'aspirina e ti metti a letto?" rispose  E io scemo, senza sottrarmi al gioco : "già fatto, ma domani vengo lo stesso all'appuntamento" la risposta fu " guarda che se non stai bene rimandiamo" e io: " no, va bene così, ce la faccio..." e lui: "se solo fossi in piena forma io non ci sarebbe problema, è che sono in crisi.." e io: " già, cosa ti è successo?" e lui :" ma no, stai tranquillo, pensa a guarire." e io: " ma figurati, non è nulla, dimmi di te" e lui: sapessi..." andammo avanti così per un sacco di tempo, poi da ultimo mi scrisse: "se ti non ti disturbo ti chiamo e ti racconto".  Perdemmo tempo per un'ora e non risolvemmo un piffero. A me non passò il raffreddore, spendemmo entrambi almeno 10 euro fra  messaggini  e telefonate e soprattutto lui non uscì dalla crisi. Spesse volte non facciamo altro che mettere in atto dei giochi. Eric Berne ha scritto addirittura un libro sull'argomento. Anche  a me piace giocare talvolta ma, forse a causa della mia natura pragmatica o forse perchè qualche anno di psicanalisi qualcosa avrà pur lasciato, di solito invito esplicitamente il mio interlocutore a giocare. Certo non lo posso fare con tutti, ma per esempio con Davide alle volte lo faccio. Quando ho voglia di lamentarmi senza essere costruttivo gli dico: " giochiamo per un po' che io sono tanto infelice, sfortunato, triste e tu mi sopporti ??" lui ride e accetta. Andiamo avanti così per un po'. Poi il gioco cessa e si cerca di affrontare di petto il problema con la massima razionalità, cercando di esaminare tutte le possibili sfaccettature. Per mestiere lavoriamo tutti e due sui dattagli per cui il processo ci viene quasi naturale. Non sempre risolviamo i problemi, ma almeno proviamo ad affrontarli davvero. Questo aiuta molto. Guardare la vita in faccia, come si dice nel film. Non è evitandoli che si risolvono i problemi. Comunque, tornando ai messaggini, devo dire che destesto in particolare quelli con tutte le abbreviazioni, le parole contratte, le sigle. Anche per i commenti e le mail è così. Non si offendano gli amici di blog che lo fanno, per loro cercherò di sopportare. E' che davvero non capisco e ci metto un sacco di tempo a decifrare. Sarà l'età, come dicevo rispondendo ad un commento nel post precedente, sarà che la  mia lingua mi piace usarla bene, sarà che sono più vicino ai 50 che ai 40, ma vi prego: non scrivetemi in codice! E a proposito di codici: qualche anno fa feci un lavoro per un'agenzia di Milano. La Segretaria di Produzione era una sciuretta tutta snob, lustra e firmata da capo a piedi, altera e simpatica come il 2 di novembre che, fra i pietosi incarichi che intasavano le sua vita  altrimenti fatta di shopping, estetica e palestra, aveva anche il compito di contattare me. Ovviamente io non avevo il suo numero in memoria, per cui rimasi basito quando ricevetti un messaggio che recitava: " Ci chiami per dirci sua disponibilità. Per noi andrebbe bene giovedì. Ci aggiorniamo ASAP" Trascorsi il resto della giornata a pensare chi fosse questo benedettisimo Asap che mi aveva mandato quel messaggio, dove mai lo avessi incontrato  e soprattutto perchè volesse vedermi giovedì. Alla fine telefonai.  "Scusi...ho ricevuto un messaggio, credo sia stato mandato dal Signor Asap". La bellona in tacchi a spillo fece finta di nulla, ma pensò certamente che fossi deficiente. Mia sorella più tardi mi spiegò che ASAP sta per: " as soon as possible" in inglese, forma abbrevviativa per dire al più presto, che, pare, faccia molto ma molto trendy, specialmente nel cervello  e nel sociale di  certe teste di cazzo. Quindi niente sigle, pls, al massimo un semplice tvb!  Fin lì ci arrivo.http://www.youtube.com/watch?v=SuTIfk6iN60&mode=related&search=questa mi piace sempre tanto.P.S. E già che ci siamo con le precisazioni: sappiate che non leggo mai i miei post precedenti per cui, se avete qualcosa da dirmi, scrivete sull'ultimo.