Arrancame la vida!

Post N° 535


Notato il successo del post "come eravamo", mi permetto, qui e ora, alcune considerazioni. Come ho detto tante volte non ci tengo a ritornare indietro nel tempo io. Cerco di vivere il mio presente come meglio posso, tutto qui. Non ho nostalgie particolari o particolari rimpianti. Se mai quello di aver buttato energie e tempo per qualche persona che non ne valeva la pena. Solo dopo Davide ho potuto dire: " ma come ho fatto a confondermi per tutto questo tempo?'" La verità è che spesso non è vero che non sappiamo dove stiamo andando, lo sappiamo benissimo, solo che non abbiamo il coraggio  per darci un taglio, tutto qua.  Lo stesso è accaduto con l'alcol. Vivere senza illusioni non è facile, ma quando ci si avvia consapevolemente su quella strada, allora tutto diventa miracolosamente più semplice. Detesto le religioni perchè ottenebrano il reale, questo di me si sa. Le detesto perchè promettono una consolazione fallace e soprattutto perchè tendono a fare di ogni uomo adulto un bambino minusvalido e bisognoso. A volte diciamo che non sappiamo come uscire da una determinata situazione. In realtà lo sappiamo benissimo, solo che ci manca il coraggio, la volontà o spesso vorremmo uscirne con soluzioni magiche, senza strappi nei confronti di noi stessi, nei confronti degli altri. Mi aspetto sempre molto poco io dalla vita. Forse il fatto di aver avuto un'infanzia difficile, unitamente al fatto di aspettarsi poco, aiuta. Credo che sia così. Tutto quello che viene è in più, è un dono, "è grasso che cola", come si diceva un tempo dalle mie parti". Oggi ( che non sono arrivato da nessuna parte), sono decisamente più sereno. Oggi, che vivo più consapevolmente la mia vita senza illusioni, posso guardare al passato con maggiore lucidità. Non avrei mai osato sperare tanto, sul serio. Sono più ruvido di un tempo, questo è vero. Più ruvido e senza filtro, lo so. Ma questo non è un male, secondo me. Un tempo cercavo di andare d'acordo con tutti, di appianare tutto, perfino di piacere a tutti. Ecco, sì. C'è stato un periodo, verso i miei vent'anni ( e sembra impossibile che ne siano passati  altri venti ) in cui cercavo di piacere, di ottenere l'approvazione di chi mi stava accanto, il loro beneplacido, la loro benedizione, perfino il loro amore. Oggi non m'importa nulla di non piacare a tanti e non cerco di appianare più nulla: è già tanto se piaccio a me stesso e a quelle poche persone che condividono il mio percorso. Sorrido fra me e me quando penso a tutta la fatica che ho fatto. Mi accorgo che col passare degli anni divento sempre più intansigente. E rigoroso. Se una volta chiudevo un occhio, oggi li tengo ben aperti tutti e due. A volte la pazienza mi scappa e allora sbotto come un vecchiaccio iracondo e inacidito. La diplomazia non è mai stata il mio forte. So che ci saranno cose e livelli di consocenza che non possiederò mai, imprese che non mi riusciranno per niente, spazi dove non potrò mai muovermi. So che ci sarà ancora dolore. So che ci sarà la morte. A volte mi chiedo ancora che cosa avrei fatto se prima mi avessero fatto vedere il film. Poi guardo la piccola Lia, la Silvia, il mio Davide e concludo che tutto sommato è andata bene così. Dopo tanto male. Dopo tanta vita. http://www.youtube.com/watch?v=IBwO0bLlR60fotografie