Arrancame la vida!

Post N° 702


Certo. Perché ammettiamo pure che nessuno lo abbia ammazzato a sprangate perché era di colore. Premesso che a me non verrebbe mai in mente di  apostrofare qualcuno che mi  sta rubando qualcosa sottolineando il colore della sua pelle, la sua etnia o la sua religione, ( se mai ad un ladro si da del ladro, non del negro di merda, della rumena troia o del musulmano bastardo ), atteniamoci ai meri fatti, come se fossimo in un’aula di un tribunale.  Fatto: Abdul è stato ucciso perché è stato sorpreso a rubare dei biscotti. Domanda: si uccide qualcuno  a sprangate perché lo si sorprende a rubare?  Se la risposta è sì, allora meglio sarebbe che  qualcuno decretasse per noi una condanna definitiva, tipo diluvio, piaghe d’Egitto, qualcosa del genere. Perché non meriteremmo di continuare a vivere su questa terra come esseri umani e tutto sarebbe inutile. Se la risposta fosse no, allora chiediamoci dove stiamo andando e soprattutto dove vogliamo arrivare. Dopo essere passato nel blog dell’amico soloparolesparse e aver letto la sequela di commenti a seguito del suo post, mi chiedo che razza di gente ci sia in circolazione. E ho sinceramente paura. C’è qualcosa di profondamente errato, di patologico ed irrimediabilmente diabolico in colui che esprime opinioni di quel  tipo. A quanto pare la maggior parte di quei commenti è stata scritta da ragazzi molto giovani, Il che la dice lunga sul tipo di gioventù che abbiamo creato.  Ripeto qui quello che scritto sul blog di solparolesparse perché è quello che realmente penso: ringraziamo Silvio. E Mediaset. E la Rai. E la maniera di fare giornalismo che va per la maggiore a casa nostra.. E la Lega. E i fascisti di Fini & C. E noi stessi, popolo idiota dalla memoria cortissima. Il clima che si vive in Italia è reso benissimo da tutti gli interventi che si leggono su quel blog. Perché, a forza di far leva sulla paura  del diverso, hanno ottenuto quello che auspicavano:  ci hanno ridotto ad un Paese piccolo, meschino e vile, dove il problema percepito dai più non è quello della disoccupazione, dei salari da fame, delle pensioni da miseria, del precariato, della provvisorietà del tutto, il problema diventa ” l’altro”. Terribile. Ed io che nutro l’illusione che qualcuno si preoccupi delle guerre che ci sono in giro!video.... da non perdere