Arrancame la vida!

Post N° 726


Non so come sia, ma nella casa nuova abbiamo la tv via cavo. Nessuno di noi l’ha chiesta, non ce ne frega nulla, ma quando abbiamo acquistato il televisore nuovo ( dopo aver mandato in pensione il mio 15 pollici comprato 24 anni fa, che ormai esalava gli ultimi respiri da qualche mese), lo abbiamo acceso, abbiamo premuto il tasto del telecomando, lui ha fatto tutto da solo e si è sintonizzato come per miracolo sui canali di mezzo mondo. Bene. Per Lia che finalmente può guardasi indisturbata Disney Channel e per noi che possiamo avere finalmente uno sguardo un poco più obiettivo sul mondo. Niente male, dunque. Seguo i telegiornali più per abitudine che per autentico interesse io. Ultimamente seguo quelli della BBC. Che differenza, ragazzi miei! Quello sì che è il giornalismo che vorrei per casa nostra. Mai un’opinione soggettiva, ageografica, di parte. Altro che Raitv o Canale5! La differenza l’ho vista  subito una banalissima sera, quando si parlava del blocco dell’aeroporto di Bangkok. La giornalista della BBC introduceva il suo servizio spiegando ai telespettatori il perché i manifestanti avevano bloccato l’aeroporto, le loro ragioni, ne aveva intervistati alcuni, aveva parlato, munita di telecamera, con i rappresentati del governo in carica che, a loro  volta, si erano difesi dalla accuse.  Aveva trasmesso un servzio relativo alle condizioni di vita dei thailandesi, aveva  intervistato alcuni rappresentanti della varie classi sociali, aveva parlato con i sindacati, insomma, aveva fatto un  bel po' di archeologia. Da ultimo aveva detto che, logicamente, in seguito alla chiusura degli aeroporti, molti turisti in vacanza erano in attesa di poter tornare a casa. Capito la differenza? La notizia vera da sviscerare era il perché quelle persone protestavano con l’occupazione di un aeroporto internazionale. Gli inglesi e tutti coloro che hanno seguito il servizio hanno compreso benissimo la cause del gesto e, soprattutto, che cosa sta accadendo in questo periodo in Thailandia. A casa nostra si è parlato per giorni dei poveri italiani in vacanza, del fatto che non riuscivano a lasciare il Paese, manco fossero dei profughi del Sudan o del Ciad, affamati e in pericolo di vita, di quanto la Farnesina fosse stata brava e accorta e sollecita a non lasciare soli i vacanzieri disgraziati, in una sequela di servizi da Istituto Luce che lascia senza parole, soprattutto perché nessuno ha spiegato un cazzo della Thailandia, di come si viva in quel paese, cosa ci sia che non va,  quasi come se quattro pazzi furibondi si fossero alzarti una mattina e avessero deciso così, per noia, per malcostume o per diletto, di bloccare un aeroporto. Oggi, al Tg1, si parlava delle neve in Val Padana. Il tono era da cataclisma. E che scoop di notizia, per la miseria! Perché certo, è una grossa e grassa novità che a Dicembre nevichi nell’Italia del nord, non sia mai detto, che di solito qui da noi splende il sole e in inverno abbiamo la stessa temperatura che hanno alle Barbados. Un accenno, solo un accenno veloce, al fatto che le autostrade, che noi paghiamo salatissime, siano di nuovo bloccate. E  via con i consigli d’autore: “ mettetevi in viaggio solo se strettamente necessario e con le catene a bordo!” E noi ringraziamo di cuore, perché adesso sappiamo che se possediamo una 126 con le gomme lisce forse forse non ci conviene  metterci in viaggio di notte alla volta del Monte Bianco.  Peccato che nessuno pensi di fare un servizio, un reportage, un’intervista, che cacchio ne so, al responsabile della Società Autostrade o al Ministro delle infrastrutture e chiedere il perché, il  vero, autentico , solo perché nessuno pensi a tenere le autostrade pulite d’inverno, a dove cazzo vadano a finire i soldi dei pedaggi che dovrebbero servire pure alla manutenzione, a come sia mai possibile che qualche ora di neve paralizzi l’asse Torino-Piacenza, dato che non siamo il Libia e che la neve a dicembre,  qui da noi e con i mezzi che abbiamo a disposizione oggi,  si può prevedere facilissimamente. Nello stesso identico modo, confuso, approssimato e becero in cui ci viene comunicato che il mercato dell' auto è in crisi e subito dopo che il titolo Fiat oggi ha subito un rialzo del 7%. Come mai? Dove sta il mistero? Forse che Fiat non vende auto?  Forse la Fiat non è in crisi? E allora i cassa integrati dell’Iveco? Ecco, è questa maniera di fare giornalismo, di confezionare le notizie a spacciarle al popolino che mi uccide. Siamo una razza mediamente stupida, forse?  Del resto sui treni è rimasta la scritta che recita: “ non gettare alcun oggetto dal finestrino.”, segno che qualche deficiente che si diletta in questo sport c’è ancora. O forse siamo diventati col tempo un popolo evoluto e civile e il cartello idiota non è altro che un  residuo anni  ’50 post bellico?  La BBC dice che la Austin è in crisi, pertanto fa il punto della situazione col massimo dirigente dell’Azienda, col  Primo Ministro britannico, con il ministro dell’economia  e con i sindacati ( al telegiornale, non al Porta a Porta versione British ). Da noi Tremonti, per battere il calo delle vendite, propone una campagna rottamazione. 3000 euro di sconto se rendi il tuo 126 e ti compri l’auto nuova, che ne costa, minimo, 20.000.  Il problema è che, sconto o non sconto, ne devo caccciare fuori ancora 17.000. E come facciamo, ora che la legge Carfagna c'impedisce di scendere in strada a fare  i pompini per arrotondare? Che vita!Uomini adosso-Milva