Arrancame la vida!

l'eté


Il lento, inesorabile e terribile avanzare degli anni  ha portato alcuni miglioramenti nella mia vita. Dormo meglio, ad esempio. Dicono che più in là si va con gli anni meno si dorma. Io se non metto la sveglia mi sveglierei  regolarmente a mezzogiorno. Anche le mie reazioni impulsive si sono un po’ mitigate. Stempero la rabbia con una bella passeggiata lungo il fiume e quasi sempre, se mi concentro molto, riesco a mettere dei  punti fermi, evitando così tante menate, a me e agli altri. Non ha fatto una grinza, invece, la mia proverbiale distrazione. E non so, a questo punto, se rallegrarmene o meno. Questa mattina avevo delle cose da fare in centro, e siccome oggi il clima era mite e il cielo quasi sereno, ho deciso che sarei uscito in bici. Ho pedalato fino alla piazza principale, ho fatto le cose che avevo da fare e poi ho deciso di fare una piccola deviazione e di pedalare un po’ lungo il Sile.  Ho legato la bici con il lucchetto ad un palo, ho passeggiato un po’ e ho trovato il mio amico Massimo. Ce la siamo contata a lungo: le amenità, le cazzate e i massimi sistemi. Poi, come se nulla fosse, ho accettato un passaggio da Max fino a casa. C’è voluta una seconda uscita nel pomeriggio per ricordarmi che ero andato via in bici. Ho preso l’autobus per andarla a recuperare. Giaceva, di sera, al buio, miseramente sola, al palo dove l’avevo lasciata al mattino. Boh. Una volta, subito dopo Kabul verso Settembre, sono uscito in bici, ho fatto delle cose poi mi sono ricordato della spesa, passando davanti all’ipermercato dove di solito ci riforniamo.“Perché non approfittarne? “ Sono entrato nel supermercato e ho comprato i viveri necessari alla nostra truppa di 7 persone più un gatto per l’intera settimana. Morale: quando sono uscito con 5 borse stracolme ho visto la bici! A quel punto, per non riportare il tutto negli scaffali, ho spiegato come stavano le cose alla cassiera, dicendole che sarei tornato presto a prendere la roba con la macchina, mollando alla cassa baracca e burattini. Da allora mi guarda un po’ storto, ma a me non importa poi molto. Sempre meglio di quando, ancora a Torino, parcheggiai in un posto sotterraneo, andai al cinema e dopo trascorsi un’ora intera nel panico più nero perché la macchina nuova di zecca , di cui ovviamente non ricordavo la targa, era sparita. Dovetti ricorrere ai custodi che setacciarono l’intero parcheggio. Dopo 2 ore di ricerca mi ricordai all’improvviso che non era quel parcheggio lì. Ovvio che dopo quella volta non ho più osato parcheggiare da quelle parti. Un’altra volta partii con un volo da Malpensa. Avevo letto che il ritorno era su Linate, ma io andai a Malpensa in macchina e ,ovviamente, quando giunsi a Linate mi misi a cercare l’auto nel parcheggio dell’aeroporto. Avrò qualche problema?