Arrancame la vida!

la tua parrucca bionda


Lorenzo se n'è andato in un pomeriggio di sole d'inzio autunno. E' stato bello al cimitero di Treviso. E'un posto pieno di verde e di alberi frondosi e di piccole tombe di contadini vecchi quello dove dorme Lorenzo. Il nostro Lorain, la nostra francesina. I suoi due anni con noi sono stati belli. I nostri anni. I migliori anni della nostra vita, questi. Lorenzo non usciva più di casa da diversi mesi. Il suo corpo era consumato, esausto. Ogni tanto, dopo che gli avevamo fatto il bagno, indossava ancora la sua parrucca bionda. Poi, dopo qualche minuto, se la toglieva sospirando."Sun cunteta qui, masnà" ci diceva in dialetto torinese, il nostro Lorenzo. "Bambini, sono contenta qui". Era una cara persona Lorenzo. Fino all'ultimo ha riso e scherzato con tutti. " Alex, assomigli sempre di più a tuo padre!" mi diceva. "Siete uguali, adesso che non hai più vent'anni tu e lui". Tanti ricordi, Lorenzo. Via delle Rosine, la mensa dell'università, il parco del Valentino, il suo paracqua rosso, le sue scape col tacco scarlatte, l'appartamento di quando ero bambino, il freddo, la paura, la solitudine, la fame, le strade di Torino, la volta in cui gli presentai Davide, il taxi con cui scendesti al cimitero quando seppellirono mio padre e Paolino, le nostre risate, tutti i nostri discorsi, la poltica, la polizia, gli ospedali, la lacrime, la rabbia, l'allegria. Buon viaggio Lorenzo, amico mio