L'isola che non c'è

Storia d'amore di una nuvola e di un gabbiano


"Si racconta che un giorno, un bel gabbiano, dalle piume bianchissime, che stava giocando con le onde del mare, vide posarsi un'ombra sulla propria testa.Alzando gli occhi rimase sbalordito dalla bellezza e dalla grandezza di quella nuvola, una nuvola un pò rosa un pò bianca, di quelle che non ne vedrete mai finchè vivete, di quelle che ne esiste solo una in tutto il mondo:una nuvola speciale.Il gabbiano, senza esitazioni, aprì le ali candide e si innalzò nel cielo terso, con un'energia nel cuore che non aveva mai sentito prima d'ora, sentiva la brezza gentile del vento che lo sospingeva verso l'infinito, e l'odore di cielo lo ricopriva in ogni piuma, e poi, ma ci pensate?!, stava per assaggiare il sapore di nuvola, il sapore di nuvola......Quando stava per raggiungerla, ed era lì, a pochi battiti d'ali, quando ormai la conosceva come unica in tutta la sua magnificenza, quando ormai era diventata parte della sua vita in quel volo immenso e senza fine,la nuvola si spostò, dapprima lievemente, e poi velocissima, come se Eolo la stesse trasportando altrove con le proprie mani.Il gabbiano rimase di sasso, stordito e confuso, impaurito, debole, come era possibile amare tanto qualcosa senza riuscire a sfiorarlo per un solo istante?eppure, si, era proprio così, il gabbiano piangeva, e avete mai visto voi un gabbiano piangere?Piangeva perchè si era innamorato di una nuvola, e una nuvola, anche se speciale, e un gabbiano non possono stare insieme, è contro natura.Eppure il gabbiano aveva impiegato tante forze e tante fatiche per arrivare a quella nuvola, stava quasi per afferrarla, stava...E in un secondo, nel bagliore di un attimo, un'onda, frutto d una lacrima della nuvola, arrivò a bagnare le candide piume del gabbiano e lui capì, in quell'istante infinito, che forse era valsa la pena volare così in alto e così veloce, innamorarsi di qualcosa di impossibile, e conoscere qualcosa di così speciale,era valsa la pena spiccare un salto così alto anche se, nel momento in cui tutto stava per avere il suo compimento, la sua nuvola era scappata...capì anche che se a volte non sogni un pò, se non ti innamori dell'impossibilità, se non credi all'amore, e soprattutto se a volte non ti lasci andare anche se sai che non c'è futuro, allora non sei un uomo, allora non hai sentimenti ne lacrime da versare, perchè dalle delusioni impari e dalla fatica arrivano le vere soddisfazioni, i veri premi...Da quel giorno il gabbiano non scordò mai la sua nuvola speciale, ma questo non gli impedì di innamorarsi nuovamente, o di volare sempre più in alto, anche oltre le nuvole…e la nuvola, beh, la nuvola ricordò quello strambo gabbiano per cui aveva una grande ammirazione e un affetto incredibile per tutto il resto infinito dei suoi giorni."