Petali di parole

Alla mia M.


Carissima M.,Sono solo pochi giorni che non ci sentiamo, una manciata di soli e stelle. Eppure mi mancano le nostre chiacchiere volatili, le nostre risate divertite di improbabili situazioni, di comicità pirandelliana.In questi giorni mi sono accadute molte cose. Cose belle, per fortuna. Vorrei potertele raccontare davanti ad un aperitivo da D'Angelo, o da Versaj o dove vuoi tu, ché per me è indifferente, basta che non si va da D'Urbano. Ma avrei paura di parlare troppo, di non avere tempo per ascoltare le tue storie, le tue narrazioni: vorrei rimanere in silenzio a sentire un po' di quello che tu senti, a dividere un po' dei tuoi malumori e un po' delle tue gioie. Del resto, cara amica mia, io mi ho. Sei tu che mi manchi. E tu vorresti sapere di me e dei miei momenti, lo so. Vorresti sapere cos'è che mi turba, cos'è che mi tiene lontana. Vorrei trovare le parole giuste per dirtelo, per scoprire un po' questa nuova statua senza doverla più descrivere: essere capace di renderti partecipe della mia vita vagante, non per fartela apprezzare, ma perchè tu possa capirla, perchè tu possa capirmi. "Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire, se non hai capito già", come diceva il vecchio Guccini. Sì, amica, questi anni, questi ultimi mesi m'hanno rivoluzionata. Quante volte, in passato, t'era capitato di sentirmi citare Guccini? Si, mai. Si cambia, si cresce, e ogni albero segue il suo corso. Io sono un albero che sorge sulle rive di un fiume, per poter toccare le fronde dei propri simili cresciuti sulla riva opposta e formare una capanna per le barche che scorrono sull'acqua. Tu, invece, sei un tiglio, una lipa, che raccoglie sotto le sue fronde ombrose interi villaggi. Le tue sono radici profonde e verticali, le mie non sono meno profonde (anche io amo la mia terra) ma si estendono in superficie. I miei semi volano lontano col vento, i tuoi cadono proprio vicino a te. Cara amica mia, non so ancora dove mi porterà il mio futuro. So solo che, anche se non vorrai più esserci, l'odore dei tuoi bei fiori m'accompagnerà nel mio peregrinare. Alla fine, tutto ciò che desidero, amica, e poter tornare a sedermi con la schiena appoggiata al tuo tronco, e parlarti e ascoltarti. Ecco tutto, amica mia.C.