Petali di parole

Un luogo è una pentola


Quando sono stata scaricata a Trieste dai miei genitori, quella mattina del 15 ottobre 2001, ero in piazzale Europa. Piazzale Europa è per la verità un posto orrendo. Ci sono scarafaggi ovunque, uova marce tirate ad una qualche festa di laurea e insetti che racchiudono in sè la perversione della società moderna. La cosa che fa pensare a piazzale EUropa come ad un bel posto è la vista. Sedendoti su quei gradini ti lasci alle spalle l'imponente struttura parallelepipidica del Ventennio fascista e volgi lo sguardo ad uno degli scorci più belli d'Italia.E allora ci sono le cupole (quelle della sinagoga, quella di S. Spiridione e quella di S. Antonio Nuovo), il mare, le barche, il golfo, dall'Istria a Grado a Lignano e nelle giornate migliori anche Venezia (o così dicono). Questo, però, non basta a significare un luogo. Il nome potrebbe essere significativo, come Androna Melchiorre Cesarotti, ma chissà quante vie, viali, piazze, piazzali e scorrimenti veloci si chiamano "Europa". L'ubicazione potrebbe essere significativa, e lo è visto che della sede centrale della mia università trattasi. Eppure la sede della mia facoltà è giù in centro e io, l'edificio di piazzale europa l'associo alla segreteria, che è luogo ameno e di cui preferirei ignorare l'esistenza. Cos'è, allora, che oggi, proprio oggi, mi significa quel luogo? Un vuoto spiazzo, un parcheggio, un'enorme curva, l'asta d'una badiera?I ricordi, le situazioni vissute, ciò che io ho messo in quel luogo, con le mie mani, con la mia presenza, ciò che io lì ho costruito. L'ennesiomo mattone che s'andrà a posare sugli altri, nella parete ovest della mia futura casa sarà stato fabbricato in Piazzale Europa. Ho riempito un luogo di me e delle cose che sono a me. 100 grammi d'estate 1 decilitro di stelle e pianeti250 grammi discorsi impegnati1 cucchiaio di pensieri tristi2 cucchiaini da caffè di condivisione o comunanza amore e rispetto q.b. Mischiare gli ingredienti in una pentola e cuocere a fuoco lento per almeno un anno e mezzo. Un luogo è una pentola.