Petali di parole

Ma la sera a casa di Lupa...


Dice che sono una lupa spelacchiata che si aggira per i boschi, che ringhia a qualsiasi cosa si muova. Non una lupa cattiva, solo affamata e ferita. Mi chiama "Lupa" e mi piace tanto. Mi si addice: il lupo è un animale tipico delle mie zone (dove ci sono pecore ci sono anche lupi). Non mi fido: mai fino in fondo. Sono sospettosa, come un lupo che è stato troppe volte attirato con un pezzo di carne e poi picchiato fino a stramazzare a terra privo di sensi. Ma la sera, a casa mia, mi insegna a fidarmi di lui, mi insegna a vivere un po' meglio, a stare bene al mondo. E mi addolcisce con la sua voce calma e ferma, con le sue idee romantiche e contro corrente, con il dialogo sulle cose davvero importanti della vita.  Mi stupisce ogni giorno con un discorso nuovo, con una nuova scoperta, con un ricordo significativo e alla sera, a casa mia, mi lascio cullare in questo mondo di tranquillità, un'isola felice in cui c'è posto solo per noi due. Insomma, mi addestra come i primi cacciatori hanno addestrato i lupi selvatici fino a farli diventare fidi compagni di avventure: cani. La sera, nella mia tana.