Petali di parole

Penne stilografiche


Carissimo Insegnante, E’ un onore per me, poterla chiamare così. Mi riempie d’infinita gioia essere stata sua alunna e aver mosso i miei primi passi da essere umano, che sente e che pensa, sotto la sua guida. I suoi insegnamenti sono divenuti la mia valigia, le sue parole i miei mezzi. Il suo darsi è stato fonte di acqua fresca e dissetante. L’amore viscerale per il Sapere che mi ha trasmesso sarà il mio compagno di viaggio prediletto sino alla fine. Mi sento figlia dei suoi modi, riflesso delle sue manie, in tutto e per tutto erede di un tesoro di inestimabile valore, la Strada.  Ricordo con affetto la sua immagine (e un po’ mi commuove e un po’ mi fa sorridere) che indica un punto invisibile nello spazio vuoto dell’aula, col braccio teso e lo sguardo che lo segue. Ci spiegava che il vero insegnante è chi indica la via. Ebbene, lei è stato il miglior insegnante che abbia mai avuto. L’unico capace di mostrarmi la strada da percorrere, lasciandomi libera di scoprire perché fosse quella giusta, regalandomi il gusto delle sue antiche scoperte, concedendomi l’onore di rinnovarle ad ogni passo. Senza saperlo, mio caro insegnate, lei mi ha cambiato l’Esistenza, ha gentilmente plasmato il mio esserCi, e i suoi pregi, ora, sono anche un poco miei, e i suoi vizi, ora, sono anche un poco miei.Mi ha donato parole per piangere e per sorridere, pensieri per conoscermi e per conoscere, silenzi per tamponare o per distruggere. Mi ha trasmesso la sua delicatezza, sicché potessi farne uso, mi ha mostrato l’eleganza perché potessi riconoscerla e apprezzarla, e la sua tensione alla perfezione l’ ho bevuta a goccia a goccia. Mi ha detto che ad un certo punto del percorso s’inizia a vivere di affetti. Ebbene, il mio pensiero, in questo momento e in molti a seguire, va alla mia guida spirituale, al padre dei miei pensieri di figlia fedele e affezionata. Dal cuore, dall’animo e dal pensiero,Grazie.C.