Petali di parole

...e invece era un calesse


Trieste, via Giulia, 11 Dicembre 2005, ore 11.55. Un calesse. Tre allegri ragazzi (vivi), un piccolo calesse e due cavalli.La signorina C. siede pensierosa in un'automobile. Pensava fosse amore e invece era un calesse.E' strano il modo in cui i film ci mettono in testa pensieri e ci dettano le parole per esprimerli.Ieri, in un bar, sembrava lui, sembrava R. Aveva il suo naso e il suo sorriso. Sembrava R. [Anche le canzoni ci danno pensieri e parole per esprimerli]Non era R., " ... non è Francesca, lei è sempre a casa che aspetta me, non è francesca...". Ma sembrava fortemente lui.Per un momento la Terra ha tremato. Per un momento il cuore si è fermato. Poi ha preso a cavalcare e il viso si è arrossato e lo sguardo si è spento. Gli altri parlavano e lei non sentiva. Lo guardava, senza sguardo. Avrebbe voluto, per un momento che fosse lui. Che la vedesse in tutto il suo fulgido splendore, che si mangiasse le mani. "..non è Francesca..." .Pensava che sarebbero stati come Harry e Sally. Ma quando guarda quel film, ora, la signorina C. si sente in imbarazzo, si agita sulla sedia. Quel finale è sbagliato.Avrebbe voluto essere Vivian, perchè Edward le regalasse la fiaba. Avrebbe voluto essere Carrie perchè Charles non la sposasse sotto un diluvio universale.Tutto ciò che la signorina C. ora riesce a pensare è: "Maledetto il giorno che t'ho incontrato".The EndSigla: The Itchy and Scratchy ShowClap, clap, clap.