Petali di parole

Peter


La piccola Heidi, ieri, è tornata a Francoforte. Nonostante le avversità del viaggio è felice. Nonostante ciò che la attende è felice.Heidi ha scoperto che non esiste un solo Peter.C'è Surrogato di Peter, che la aspettava in stazione, a Francoforte. Si vede che soffre, il suo dolce Surrogato di Peter, e lei non sa come aiutarlo, se non stringendolo un po' a se, e dargli un po' del suo calore.C'è Peter "che sorride l'Inghilterra", che le manca tanto, ma tanto tanto. Ma ieri Heidi ha scoperto che Mestre non è solo un agglomerato urbano che idolatra il cemento. E' questo ma non solo.A Mestre ci sono persone. A Mestre si incontrano Persone, non solo gente, folla.Proprio tra queste Persone ieri Heidi ha incontrato uno dei suoi Peter. Sembrava proprio uscito dal suo cartone animato, con la sua aria trascurata, il giubotto con i risvolti di pelo in simil-pecora e quella bella sciarpa rossa. E' gentile, Peter. E' affettuoso e sorridente. Heidi si fida di lui. Anche se ha l'aria di quello che non sa dove si trova, si lascierebbe guidare ad occhi chiusi. Ha l'espressione sincera e consapevole di chi non ha saltato tappe, di chi non ha rimpianti, di chi sa quello che fa. Ha l'ottimismo stampato in faccia. Peter scrive delle belle dediche e abbraccia te e i tuoi sogni. Peter ti comprende e si lascia comprendere. Peter è tutto lì, di fronte a te, quando lo guardi negli occhi. Non lascia brandelli di sè sparsi per il mondo. Heidi invece sì. Lascia milioni di brandelli della sua gonnellina in giro per il mondo. Ieri pomeriggio ne ha lasciato uno sulla panchina della stazione di Mestre. Per una volta, ieri, il treno è partito troppo presto per Heidi.