lettera aperta

Ciao cara:-) Ti auguro una dolce serata e sappi che rafforziamo ciò che combattiamo, non inaridire il tuo cuore, come una pianta senza acqua, ma alimentalo con la linfa dell'amore, della compassione e del perdono:-) Rinascerai a nuova vita e sarai da esempio luminoso a chi incrocerà il tuo cammino. Lo sò è difficile ma se lo farai, chi combatti perderà le forze e si agiterà invano perchè non si può nuotare contro corrente per sempre:-) Un abbraccio!

I tuoi genitori ti seguono e sanno tutto ciò che tu fai. Rimani sempre te stessa, non pensare a quello che fa tua sorella, pensa solo alle belle parole che ti dicevano i tuoi genitori, perchè ti hanno reso una persona speciale...

Ciao Luna:-) volevo integrare la mia prima risposta con queste parole che sono di Gesù e che credo potranno alleviare il tuo dolore. "Non maledite mai la strettezza delle porte attraverso le quali vi è chiesto di passare. Una prova è sempre segno che il Padre mio si occupa di voi. Se Egli dissoda il campo della vostra anima, è perchè intende seminarvi qualcosa. Quando le zolle sono rivoltate, le erbacce si ritrovano con le radici per aria... ed è questo che fa male"! Dunque Luna, non prendere la tua sofferenza per una maledizione o un castigo, ma per una preparazione. La parte di te che ruggisce è l'aspetto più superficiale della tua anima; l'altra, quella che non è mobile come la terra ma solida come la roccia, nella quale sono racchiusi cristalli e pietre preziose, resta intatta in profondità. Ti dico dunque, che ciò che la sofferenza scuote dentro di te non è il meglio di ciò che sei, è soltanto un'illusione alimentata da te. Il primo tuo dovere è amarsi ed amare quello che ti viene dato. Sappi accogliere la sofferenza come un maestro che viene dal deserto ad insegnarti, sappila accogliere come accogli Gesù nel tuo cuore, giacchè Egli ti annuncia che nell'impronta dei suoi passi la prima cosa che spunta non è la quiete. Stai cambiando profondamente amica mia...anche se non te ne rendi conto. Otto

Ciao cara Luna:-)Intanto volevo ringraziarti per aver pubblicato la mia risposta che voleva far respirare di nuova luce il tuo dolore... ma forse è stato soltanto un attimo e poi il respiro è diventato di nuovo affannoso e il presente fatto di rabbia e rancore ha preso di nuovo il sopravvento. Luna la vita non va mai via in silenzio e non si chiude mai un sipario, perchè essa è come un libro, è come un orizzonte, appena lo raggiungi se ne apre un'altro e poi un altro ancora, come le pagine di quel libro che poi non è altro che la tua esistenza di vita in vita... Sappi che qualsiasi cosa hai intenzione di fare di questa vita, essa ti rincorrerà per sempre, ritroverai ciò che lasci in sospeso esattamente nel punto che lo hai interrotto e dovrai ricominciare da capo fino a che deciderai di riscoprire la luce nel tuo cuore. Ricorda che noi siamo ciò che decidiamo di voler essere, siamo gli unici responsabili di ciò che ci accade, proiettiamo semplicemente sugli altri ciò che noi siamo e rinforziamo ciò che combattiamo fino a che rimaniamo sfiniti e senza forze. Gesù non cambatteva nulla, lasciava semplicemente che il suo momentaneo avversario si sfinisse a furia di gesticolare... Hai tutta la vita davanti, non sprecarla facendoti del male:-) Ti abbraccio Otto

Aver dedicato un blog ai genitori scomparsi credo sia una cosa da lodare tantissimo. Certo non riceverai tanti commenti perchè qui molti preferiscono parlare di altri frivoli argomenti, però sappi che hai tutta al mia ammirazione per ciò che hai fatto. Sei grande e mi hai fatto emozionare tantissimo leggendo ciò che hai scritto..

...no cara amica la vita ti sorriderà ancora,facendo riaprire il sipario alle meraviglie del mondo...non arrenderti mai,loro non avrebbero voluto,ti hanno messa al mondo e tu devi essergli grata per questo...ora devi vivere anche per loro...perchè loro vivono in te..non dimenticarlo mai...un bacio tenero per te

è stato un piacere per me e sono contenta che ti sia piaciuto...buonanotte dolcissima

una canzone stupenda con un significato profondo... ciao

Le parole non possono sanare la sofferenza ma sentire la presenza di altre persone ci fa sentire meno soli e parte di un mondo che è molto più ampio dei nostri pensieri, dei nostri orizzonti.