BLOB Locke

Giocando s'impara... Firenze!


 Quale fu il primo ponte costruito in città dai Romani? Qual è l'origine del nome Rificolona? e di Brindellone? Da quale territorio provenivano i Medici? Queste sono state alcune delle domande uscite dal mazzo di carte di "Il GiraFirenze" (Ed.Scramasax, € 25, nelle librerie), un gioco da tavolo a quiz sulla storia di Firenze, a conclusione della sua presentazione ufficiale, lo scorso 25 novembre, nella Sala de' Dugento di Palazzo Vecchio, alla presenza del vicesindaco Dario Nardella e dell'autore dello stesso gioco, Luca Giannelli, esperto di cultura e tradizioni storiche cittadine.Originale mix tra il tradizionale "gioco dell'oca" e il famoso "Trivial", il gioco è una preziosa ed originale occasione per conoscere e (ri)scoprire segreti curiosità tradizioni e personaggi illustri e meno noti della secolare storia di Firenze. Per chi ne vuole sapere di più o decide di mettere alla prova le proprie conoscenze sulla città in cui vive, di cui spesso il fiorentino - a detta dell'autore - pensa di sapere già tutto, e invece....! Ma anche per i tanti che fiorentini non sono, in una società sempre  più aperta e multietnica.Per questo l'autore Giannelli, nato a due passi da Ponte Vecchio e dunque profondamente affezionato e orgoglioso delle proprie radici, ha raccontato di aver voluto quasi "sorvolare" Firenze a bordo della colorata mongolfiera disegnata sulla scatola e che volteggia sulle teste di Dante e Michelangelo, architettando e consegnandoci un percorso di domande ostacoli e trabocchetti lungo le strade, gli incroci e le svolte più caratteristiche della città: da Fiesole fino all'arrivo alla reggia granducale di Palazzo Pitti, passando attraverso tappe ed eventi fondamentali, dal Cimitero degli Inglesi al Carcere delle Murate, dal Miracolo di San Zanobi all'alluvione del'66...Durante la presentazione, svoltasi davanti ad un pubblico numeroso e variegato per età,  si è svolta anche la consegna ufficiale del gioco nelle mani di un fiorentino "vero",  testimone della più rinomata  tradizione artistica e musicale del dopoguerra nella città, Narciso Parigi.Lui, che è "cresciuto sul sagrato della Chiesa di San Lorenzo", si è augurato che "i giovani si possano davvero appassionare al gioco" che parla "della nostra città, la più bella del mondo" e che colgano così l'occasione "per lasciare il computer... e magari guardare le donne!"E per invogliare il pubblico a cimentarsi nel gioco - che secondo il vicesindaco potrebbe presto uscire anche tradotto in lingua inglese per gli stranieri, e dar vita, perché no? ad un torneo ufficiale! - è stata la volta di far scoccare i dadi da parte di alcuni bambini invitati a sedersi sugli scranni dei consiglieri accanto agli oratori e... via con le domande!Gianluca Giannini