Convivendo

poi ti accorgi

scavando nel passato ,che da quando TU sei MORTA dentro di me non c'è stata pace, ma nemmeno ordine.... io non ho ORDINATAMENTE analizzato la tua assenza, la tua MORTE. io non ho analizzato niente. ho solo fatto confusione. ho solo accatastato in una stanza dentro di me tutto. la tua morte, la delusione degli amori non amori. e negli amori non amori ho nascosto il dolore per la TUA assenza. te ne sei andata senza dire niente. ho visto le tue mani e le tue labbra annerirsi e non ho chiesto mai a DIO di salvarti la vita. non sono stata cattiva, ed egoista non ho pregato in senso contrario alla vita e alla natura. ho accettato, ma poi non lo ho accettato mai che tu sia morta, sparita, finita.  sono entrata in una perpetua mancanza. ho cercato di scaricare la tristezza di te nella tristezza degli amori finiti. ma ho dato la colpa a te di dove non sono arrivata io con la mia di vita. la tua vita mi ha spaventato abbastanza da smettere di vivere la mia. perchè seppure tu sia stata una brava madre, non hai vissuto benissimo. sono venuta a cercarti nel TUO passato, per ricomporre pezzi dEL MIO presente. sono venuta a scomodare la tua gioventù... tutta la tua vita nelle mie parole..... per come ti ho vissuta, amata, avuta, e conosciuta, e per come ti hanno conosciuto gli altri. hai avuto amori che vanno contro la mia volontà, ti sei portata dietro pezzi finiti di felicità. ti sei tenuta in tasca un amore non finito mai. ti sei tenuta la nostalgia, il rimpianto. te li sei piantati nel cuore e te li sei portati davanti ad un altare dove hai sposato un altro uomo consapevole che non era lui, ma allora non ne valeva la pena aspettare un treno migliore? sei stata vittima di un matrimonio con un uomo che non stimavi, che non ti riempiva di vita. un bravo uomo mamma, ma per te troppo, davvero troppo pratico, e tu troppo, troppo sognatrice, e dalla sua praticità ti sei fatta mettere pietre sulle tue ali. dove eri veramente tu? da TUA MADRE, nel TUO mare, che poi erano miei entrambi. e tu eri mia. adesso di mio non ho più niente. IL TUO CUORE ERA IL MIO. non ci sarà altro spazio in un cuore, avrò uno spazio nel mondo e se sono fortunata e mi arredo bene l'anima può essere che incontrerò qualcosa di buono, ma IL TUO CUORE mai più........e mi ci hanno sfattato troppo presto, dal tuo amore materno, ho dovuto rinunciare troppo presto a te, e questo me ne rendo conto parlando con chi, la mamma l'ha persa a cinquanta anni o più.... o peggio a chi la mamma ancora non è morta.......... io ti ho persa troppo presto. troppo presto per tutto. purtroppo io sono morta sedici lunghi anni fa. ed ora mi ritrovo una frattura scomposta,  e rimetterla a posto è dura perchè si è calcificata, quindi tocca romperla di nuovo ed aggiustarla bene, se mai fosse possibile. 

am.malata

funziona così.... il cervello va per i fatti suoi, pensa che ti ripensa, funziona così.... troppe aspettative infrante, attese disattese, braccia spalancate che dopo un pò di tensione perchè non posso stringere pesano come rocce..... funziona così.... il cervello che ha solo imput negativi, svalvola, impazzisce, si intristisce.... e manda al tuo corpo dolori.... dolori al cuore, nell'anima, nei pensieri negativi, ti toglie i colori, ti sbiadisce i sogni fino a farti scordare persino che un giorno ne hai avuti di sogni.... ti insinua nei sogni morte, orrore, sangue, vomito. ti fa alzare stanco la mattina, con le spalle che più su non potrebbero starci, contratte, doloranti e i denti serrati da tutta la notte indolenziti. ti alzi senza che la luce del giorno ti entri negli occhi, perchè tu dentro hai la notte e della notte cerchi. 

ci si ammala così.... di depressione o esaurimento, o di anoressia. ma non anoressia di cibo. anoressia di vita, di amore, di cose belle da dire, da fare, da guardare. senti freddo e tutte le cose più fastidiose di questo mondo. e ti preoccupi e lo sei preoccupata. perchè infondo sei malata. in una malattia che più ne prendi consapevolezza più ti fa paura.... è come stare sul ciglio di una stanza orribile, provare il gelo dentro e restare impietriti sulla porta, completamente scarica di forza per poter fare quello scatto e scappare. una sola piccola cosa mi è rimasta dentro. la lucidità. l'analisi perfetta. e chi se lo sarebbe mai aspettato che io, che vivo di cuore, adesso mi stò affidando ai miei pensieri..... il fatto però è uno..... come ci si aggancia fortissimo, come un'ancora ai pensieri? come si porta avanti un'idea anche se sappiamo che è per il nostro bene e che tutto quel dolore non è niente paragonato al dolore che ti provoca chi NON TI AMA. come ci si ancora a se stessi?!........ bisogna essere molto forti? scavare nel passato? entrare in quale porta, in quale sole? dove sta il mio porto sicuro, il porto che porta il mio e solo MIO nome. come faccio a fidarmi dei miei pensieri, se mi chiama costantemente il mio cuore marcio? e possibile che sia tutto sbagliato?!......... una cosa è certa il dolore passerà, ed io sarò arrivata al mio obiettivo.........