Ditemi che esisto

Il sapore della sofferenza


Sapore amaro come il veleno, come la purga che mamma ci dava da piccoli, come gli schiaffi di mio padre quando sbagliavo. Questo è il sapore della sofferenza. La tristezza che lentamente sale dal tuo io man mano che ricordi i momenti passati nel vedere un tuo simile morire, spegnendosi fra atroci spasimi e tu impotente, incapace di ogni azione che possa cambiare ciò che ineluttabilmente accade. Ti chiedi in quel momento che cosa siamo di fronte al male, alla natura che svolge il proprio compito e pur credendo in un essere superiore, manifesti i tuoi dubbi sul suo mancato intervento, che potrebbe salvare quella creatura inerme, che soffre, che si allontana dal tuo cuore. E' la natura delle cose, ripeti a te stesso senza crederci. Siamo tutti destinati a sparire o a riapparire, come molti credono. La persona che hai amato più di te stesso, la creatura alla quale hai dedicato la tua vita e per la quale hai costruito negli anni un castello di gioie, di significati, sta sparendo per sempre dalla tua vita. E tu inerme e stanco non riesci ancora a capire, ha fartene una ragione. Sembri forte, ma non lo sei. Dicono gli altri, estranei a tanto dolore "è un uomo forte, sa controllare le emozioni". Ma dentro di te ogni singola cellula urla di disperazione, ogni organo del tuo corpo strilla di dolore. Il tuo cervello e come assopito, cerca di difendersi, di difenderti da tanto scempio. Poi il nulla, tutto ormai è accaduto. La morte ha preso il sopravvento, il dolore sembra apparentemente assopito. Sei ubriaco, non ti rendi conto di ciò che è accaduto. I giorni, i mesi e gli anni passano, sembra ormai passata la burrasca, ma all'improvviso, mentre guardi un film, mentre ti radi la barba, mentre ti trovi nel tuo letto fissando il soffitto, inizi a sentire un dolore lancinante che parte chi sa da dove, che ti riporta al passato. Ecco, inizia a sorgere l'amaro della sofferenza. Ti ritrovi con gli occhi pieni di lacrime, ti senti infelice e rivivi con terrore i brutti momenti passati che passati non sono. Infatti, hanno lasciato un segno indelebile nei tuoi neuroni, nella tua anima e mai spariranno. Sei segnato per sempre e ogni probabile gioia, gioia non sarà mai più.