Ditemi che esisto

in fondo siamo animali gelosi delle nostre misere cose e dei nostri angusti spazi


si siamo animali, ma non sempre bestie. Difendiamo con aggressività i nostri spazi reali o presunti, le nostre poche cose anche le più inutili e misere. Conduciamo la nostra esistenza cercando di difenderci dai nostri simili fino a giungere ad uccidere solo per una presunta offesa. Ma sempre facciamo finta di non conoscere la realtà che ci circonda. Non ci preoccupiamo minimamente dei nostri simili estranei, se mangiano, se riescono a sopravvivere, se sono malati, se soffrono. L'unico vero interesse e che noi dobbiamo star bene e ottenere tutto ciò che desideriamo anche a costo di far del male. Perchè meravigliarsi di giovani con il coltello, di giovani che si bucano, si ubbriacano e fumano veleno. Di meno giovani che passano con il rosso e uccidono innocenti troncando il loro futuro e i loro sogni. Di donne che vengono aggredite nella notte, di stranieri picchiati e uccisi, di madri che gettano i figli nel vuoto. Le cose peggiorano? No sono sempre state così. Siamo solo aumentati di numero e la frequenza è aumentata, i media ne parlano di più, i film sono improntati sulla violenza. Bocciare i giovani per il voto in condotta non risolve nulla, arrestare i ladri per poi non trovargli posto nelle carceri superaffollate non risolve il problema, aspettare anni per un processo migliora la qualità della vita dei delinquenti. Molti sperano nella classe politica. Votano con la speranza che tutto si risolva in un miracolo, ma in fretta. Si fanno promesse, si tolgono tasse per poi rimetterle sotto diversa forma. I leader dei vari partiti litigano, anche all'interno dello stesso partito. Treni ad alta velocità che non partono mai per gli scioperi o per incidenti legati alla vecchiaia delle nostre ferrovie, ponti sullo stretto che si fanno e non si fanno, milioni, miliardi di euro bruciati, riforme che non partono, sanità che ancora uccide nell'indifferenza totale. Baroni universitari travestiti da scienziati e veri scienziati che fanno la fame. Imprese che chiudono, operai che tremano per il loro futuro. Si diceva poveri figli che non avranno un futuro, ma chi pensa ai padri che non hanno un presente. Nessuno. Qualcuno urla allo scandalo, altri riuniscono il popolo nelle piazze aprofittando dell'esperienza di teatro, molti sono pronti a credere a tutto, anche al fatto che la crisi è colpa dei marziani. Sotto la cenere di questi incendi, i più furbi continuano a sopravvivere con i loro imbrogli, le loro connessioni, le loro conoscenze, i loro intrallazzi. Le banche proliferano, superano alle volte il fittizzio tasso usuraio, finanziano iniziative perdenti in partenza, vendono azioni che non valgono nulla. Gli uffici pubblici non funzionano, le università continuano a sfornare ignoranti e i baroni continuano i loro giochi di potere, sistemano i figli, le nuore, le zie e le zie delle zie.Che cosa è cambiato? Nulla. O forse no: E' arrivato Zorro, che toglie ai ricchi e da ai poveri. I petrolieri verranno puniti..lo dice un economista di grido. Le banche verranno controllate...sempre lui. Gli sprechi spariranno, il Mondo cambierà. Ma la morale è sempre la stessa: siamo animali gelosi delle nostre misere cose e dei nostri angusti spazi.