fasce marginali

Post N° 50


no motherfuckers
mangiò una foglia e alcuni candelabri, poi ridiscese dal Dosso. Michele gli stava addosso e gli faceva luce tenendo la fiamma attraverso le sue zampe pelose. Passarono una porticina, poi una galleria enorme dove rimbombavano i loro frassini in fascine. gli stessi che usavano i Romani per fustigare Gesù Cristo. Poi arrivati davanti a un bizzarro murales, dipinto con figure di minature e lagune popolate da uomini a sei zampe michele disse:"non pensavo che farle luce mi costasse tanta energia".Dimitri fece finta di non sentirlo o di irritarsi, poi piegò il capo per vedere la miniatura di un uomo che fotteva una donna. Accanto stava distesa un'inifinitò di corpi a pezzi e sopra un gatto che mangiava particole."sono disegni satanisti?""non, sono un parto della sua fantasia""come te insomma""no, io sono nato per parto cesareo, è per questo che a volte non sa come collocarmi. gli esseri estratti con parto cesareo hanno la proprietà di apparire e scomparire, lasciando un gran casino in testa ai propri amici, compagni o datori di lavoro""vuoi dire che non sarò mai sicuro se Tu esisti o meno?""è un affare suo, Io mi muovo su binari diversi. Comunque sì, posso assicurarle che esisto. Sennò sarebbe ancora in cima al Dosso".Il Dosso....aveva lasciato le tracce di una Basilica paleocristiana e aveva afferrato un pò di vento per farne canne da zufolo, imparare a fischiare e creare un suono che riempisse la Valle Da Salorno fino ad Affi. Per quanto c'avesse provato ovviamente non c'era riuscito, era venuto fuori un suono monotono e minaccioso, brutale ma cristallino, una chiara anticipazione dell'Apocalisse all'Amarena; era un pò lo stesso suono che avevano sempre in testa quando facevano l'amore e poi tutto lo sperma si spargeva fra la sua bocca e la base larga del cazzo. tutta una cascata di cubetti sciolti, un pasticcio prima compresso, poi agitato e infine esploso. tutto allora Tintinnava come se un Carro Armato avesse tenuto uno scarso equilibrio in cima alla porcellana.Le asciugò il viso, aveva pianto anche troppo, e non era più seme. l'aveva abbracciata in immagine mentre il Gatto fattosi Uomo aveva accostato la torcia e aveva dato luce per i pochi metri prima della scarpata. s'erano tolti appena in tempo."E che cazzo, sei geloso?" aveva fatto lui inferocito.Il Gatto non aveva risposto ma si poteva intuire in lui una certa mestizia. allora lui s'era chetato, aveva salutato l'ombra e s'era avviato insieme a Michele giusto all'interno del dedaluzzo di casa."ti manca una donna,Michele?""Perchè a lei non manca?""Cristo,Sì""Ha pur sempre le ombre da abbracciare, Io nemmeno quelle"Fu in quel momento vicino a una casa in placenta che le lacrime aggirarono la diga offerta dalle palpebre e scivolarono silenziose lasciandosi una scia chiaramente visibile dietro le loro spalle. Pareva una sottile bracciata di mare o la scia dell'unghia di un fenicottero proprio dentro le onde.si appoggiarono sopra l'Adige."è ferito?"Adesso il Gatto pareva seriamente preoccupato."No, solo sparecchiato. Michele, mi sento come se fossì arrivato al frappè, lasciando scorrere tutte le vivande senza trovare il tempo per rifletterci. Ho un buon sapore in bocca ma i crampi allo stomaco. La mia vita assomiglia a una pergola abbandonata da cui pendono enormi acini, cibo meraviglioso, ma cibo per i corvi. Caro Michele devo ottimizzarmi: trovare la sintesi fra Right & Wrong- Good & EVil.""Michele accarezzò l'I-POD. "Ha voglia di ascoltare?"