borgo chris

E..poi.. Vedi La Luna..senza piu Crepe..


Che sensazioni..forse solo emozioni..ma queste compongono quello specchio,dove a volte non ci si rfilette nulla..o di tutto un po.Ho sentito la pioggia dentro, ce l ho ho ancora nello stomaco. Ho sentito i cori di Jesus Christ SuperStar, ho visto i colori del cielo da tanti posti diversi, ho sentito il vento, la terra e mi è anche caduta una pigna in testa.Mi manca, tanto, ma almeno ho la mia pioggia a farmi compagnia e i miei sogni per superare le distanze e volare dovunque io voglia essere, anche adesso. Si riparte,guardando dal finestro del treno..per un attimo,visto che sta condizione di viaggiatore da piu di un biennio..non mi dispiace..mi è talmente forte quello stato..che un sorriso..mi si stampa automatico e un po ebete in volto.. ecco Pisa,la Toscana..che stranò..infanzia università risate..ricordi..progetti programmi..di quello strano motus operandi,che mi fa stare ancora appeso alla scialuppa della vita,per la serie..e io.. io speriamo che me la cavo.. Vivere a Pisa è senz'altro un esperienza che non dimenticherò,nel bene e nel male..e di coinquilinaggi vari ne ho esperienza. Certamente ognuno di noi è abituato a vivere una realtà diversa; per chi vive luoghi particolarmente tranquilli Pisa può addirittura sembrare frenetica, chissà. Ma per me, che vivevo in giro giornate intere, avendo sempre uno scorcio nuovo da scoprire, un volto nuovo da studiare, o un rumore nuovo da indagare, o persino una nuova strada da cui tornare a casa, Pisa è piccola, stretta e immersa in una sonnolenza, un torpore, una pigrizia perpetua. Non credo che riuscirò mai ad abituarmi a tutto questo, persino i segnali di pericolo mi risultano estranei, perlomeno quelli della mia città sapevo riconoscerli. Di recente, non che il mio occhio veda cose diverse, la vivo però con una diversa prospettiva, con la prospettiva che la seguirà, con il sogno di quello che potrà essere, e non con il buio totale su quello che mi piacerebbe fare dopo, ora magari qualche idea cel'ho.  Ma soprattutto, adesso, un luogo fatto di una storia violenta, di odio per chi è vicino e confinante e di sgradevole ironia cattiva, un luogo con una storia tormentata e ripetitiva, fatto di incubi come Pisa, come la toscana, l'ho vissuto in compagnia di qualcuno che non si ripete, che come me si chiede perchè tutto sia chiuso o spento, perchè la gente che chiama casa questo posto sia tanto annoiata dalla vita, qualcuno che è fatto di sogni e che guarda con insofferenza e biasimo la città che dorme.infondo è cosi.. come quando nei bar,anche andando verso livorno,con i tavoli fuori,non esce nessuno..a servirti ce il fai da te,il silenzio,il deserto,il provincialismo,il retrogusto porto,che sembra sobborgo di Tel-aviv. Ricordo quest estate col brizzi,la scenetta tipo, “hola buon uomo..vorrei due cornetti..uno crema,uno marmellata”..lui “non ce li ho”.. allora due toast e una birra..lui “finita”:.scusa ma cos hai? ..il calippo..e tutti quelli della Sanson.. e io.. “Ma ancora non hai chiuso?”.. ecco..la toscana..in parte è pure questo.non lo nego ne rinnego. Mi e venuta un po di voglia di scrivere..di caffe letterario..dite che se ordino un bell assenzio, ...Blanqui, era l'assenzio più famoso di Parigi, il più bevuto, L'Absinthe Blanqui,lo trovo ancora?..la storia ci insegna..da buoni bevitori..che il ...Blanqui, era l'assenzio più famoso di Parigi, il più bevuto, L'Absinthe Blanqui.L'assenzio era, insieme all'oppio, utilizzato, di solito da una certa fascia di intellettuali della classe media, per raggiungere stati alterati di coscienza che consentissero una diversa visione del mondo e un particolare stato elettivo di speculazione.Diversamente dalle droghe odierne, l'assenzio e l'oppio, spesso associati ed altamente tossici, non venivano utilizzati per uno stordimento fine a se stesso, ma erano legati ad un mondo intellettuale con i suoi rituali e le sue regole, avevano lo scopo di aprire nuovi mondi, porte mai aperte, per dirla con Jim Morrison.allora facciamo un po di sana speculazione,di poesia,parole,amore,e di tutto un po.Ci vorrebbe quello per le conversazioni a lavoro,ultimamente si andava in politica..anche se nel 2009,fa strano.. premetto..che nei coretti..”me ne frego di togliatti..ecc”..mi ci metto anch io..quando per goliardia in qualche derby di c2 si cantavano..e che ovviamente non voterò mai a sinistra,questo si sa.ma non condivido..quasi mai quanto la destra di Berlusconi,e sottilineo della meraviglia di arcore,perche lui ci è rimasto..a far da burattinaio,a questo stato groviera,a  proprio uso e consumo, di chi disprezza almeno la metà dei cittadini ai quali dovrebbe garantire dei servizi, di chi trova aberranti libertà di pensiero e di espressione.o perlomeno casa e lavoro,per chi non ha sempre il culo al caldo.    Ma in pausa pranzo..e sempre incredi bile,finire a parlare di politica. Adesso vado..dopo la mia lunga assenza epistolare,mi sembra un degno..passaggio dal mio borgo.