Nihon ni ikou

Himeji


Per l'ultimo giorno in Giappone ho scelto dei luoghi d'eccezione e finalmente ho potuto godere di una bella giornata. Si inizia dal celeberrimo castello di Himeji, il castello dei samurai per eccellenza. Il posto è immenso, pur essendo solo il cuore di un sistema di fortificazioni ben più ampio, che si estendeva fino all'attuale stazione ferroviaria. Il torrione in particolare è davvero massiccio, e si erge a dominare tutta l'odierna città di Himeji. Tutto attorno un labirinto di mura, fossati e strutture studiati per confondere il nemico. Tra questi la cosidetta "corte per l'harakiri", ovvero un piccolo piazzale che sembra costruito come cornice per il suicidio rituale (seppuku) praticato dai samurai per questioni d'onore, ma che aveva più probabilmente una funzione strategica.Come ogni castello che si rispetti, anche questo ha il suo fantasma, o meglio aveva, dato che l'anima della povera Okiku, torturata e uccisa per vendetta perchè aveva sventato una congiura di palazzo, si placò dopo che i responsabili della sua morte caddero in disgrazia, e a lei venne dedicato un santuario. Esistono però parecchie altre versioni di questa storia, molto conosciuta in Giappone: tutte comunque riportano la sparizione di un prezioso piatto (rotto effettivamente da Okiku o fatto volutamente sparire dai congiurati) come motivo per l'uccisione, e il lamento del fantasma, che dal fondo del pozzo in cui il suo corpo era stato gettato contava fino a nove (i piatti rimasti) e poi lanciava un urlo disumano in corrispondenza del decimo piatto mancante.