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(ASCA) - Roma, 29 dic - Cassa depositi e prestiti Spa (CDP) comunica di aver corrisposto al MEF l'importo di euro 2.451.859.966,07 a titolo di conguaglio per l'acquisto di Sace S.p.A. e Simest S.p.A., di cui euro 2.328.699.200 per Sace ed euro 123.160.766,07 per Simest. Il conguaglio ha avuto luogo sulla base del prezzo di trasferimento indicato dal Decreto del MEF del 28 dicembre 2012 - pari a euro 6.050.000.000 per Sace ed euro 232.500.000 per Simest - e ritenuto congruo da CDP e fa seguito a quanto gia' corrisposto in data 9 novembre 2012, a titolo di corrispettivo provvisorio, per l'importo di euro 3.830.640.033,93 (euro 3.721.300.800 per Sace ed euro 109.339.233,93 per Simest).
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(ASCA) - Roma, 29 dic - Cresce a dismisura il numero dei senza lavoro in Italia. Nel 2012, secondo una stima elaborata dall'Ufficio studi della CGIA, il numero medio dei disoccupati e' aumentato di 609.500 unita'. Nel 2013 l'esercito di coloro che sono alla ricerca di una occupazione e' destinato a salire ulteriormente, per la precisione di altre 246.600 unita'. Se per l'anno in corso lo stock dei senza lavoro si attesta attorno ad un dato medio annuo pari a 2.717.500 (che equivale ad un tasso di disoccupazione del 10,6%), l'anno venturo sfiorera' quota 3 milioni (precisamente 2.964.100, con un tasso dell'11,5%). ''Una situazione allarmante che sta diventando una vera e propria piaga sociale - afferma il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi - Purtroppo le condizioni generali della nostra economia sono pessime e questo si riflette negativamente sulla tenuta occupazionale anche delle piccole imprese''. Il quadro generale, ricorda la CGIA, e' molto pesante: dall'inizio di quest'anno la contrazione dei prestiti bancari erogati alle imprese e' stata di 26,7 miliardi di euro (pari al -2,7%), mentre le sofferenze in capo al sistema imprenditoriale sono aumentate di 8,7 miliardi di euro (pari al +10,9%) (*). Se consideriamo che la produzione industriale e' scesa del 6,5% e gli ordinativi del 10,4% (**), appare evidente come la situazione in capo alle imprese, soprattutto quelle di piccola dimensione, sia peggiorata drammaticamente.
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(AGI) - Berlino, 29 dic. - "Le cause della crisi non sono state ancora rimosse". Lo ha detto il presidente della Bundesbank e membro del board della Bce, Jens Weidmann, invitando a non abbassare la guardia. In un'intervista al quotidiano 'Frankfurt Allgemeine Sonntagszeitung', che sara' pubblicata domani, Weidmann osserva che sarebbe pericoloso se "i leader politici decidessero di disinteressarsi della crisi aspettando che la banca centrale li tolga dai guai". "Temo i rischi legati alla stabilita' politica - ha aggiunto - e i pericoli di mischiare la politica monetaria con quella fiscale" .
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