La Ciaci

Domenica 9^ luglio 1989


Chiudo la porta. Giro la chiave nella toppa e mi tremano le mani.Mi accorgo che tutto il mio corpo trema. Ma non fa freddo...Sto sognando forse... non credo che tutto questo sia accaduto veramente.Ma forse sì. Domani, o meglio oggi, quando mi sveglio, saprò. Almeno è quello che spero.Vado in bagno. Riempio la vasca. Credo di esserci rimasta a mollo a fissare il soffitto almeno un'ora.Ho la testa che mi gira, e non è per colpa della birra. Devo però tenere i piedi per terra. Per non rimanere delusa.Mi continuo a ripetere, che devo stare attenta che non posso credere a tutto quello che mi ha raccontato. Magari mercoledì vede Antje e..... Mi sento mancare le forze. Già Antje. Mercoledì sera vede prima lei di me.Mi ha detto che la incontra per prendere le sue cose da casa di Antje.Basta, non devo pensarci e neppure illudermi. Aspetto mercoledì.Questo però non mi vieta di fantasticare. Cerco di vedermi quando lo rivedo.Il week-end. Il mese. Se poi davvero decido di rimanere qua ad Amburgo, cosa dico ai miei genitori. Che confusione nella testa!Basta, vado a nanna, dormo e sogno. Sogno che lui è qui con me.Sogno di essere al mare. Sogno di oggi. Ripercorro tutti gli istanti di questa fantastica giornata. Per un attimo mi viene in mente la sua mano. Ma cosa ho visto poi?La linea della vita era interrotta di netto in un punto che potrebbe corrispondere alla sua attuale età. Ma figuriamoci! Non sono mica una professionista.Mi sento in colpa per aver fatto quella figura di m. Sono una stupida.Cambio pensiero e ripenso ai baci. Alle carezze. Alle vibrazioni. All'energia.Ripenso a lui. E mi addormento.Mi sveglio pressochè alle 11. Cavoli, oggi vengono Lorenza con Juergen a pranzo.Non ho tanta voglia che vengono qui. Vorrei godermi la domenica sognando da sola, al limite uscire a fare due passi con la Raffi e la Manu nel pomeriggio.Così posso aggiornarle sui nuovi sviluppi.Non credo che dirò niente a Lorenza. Magari le dico che mi ha accompagnata a casa e che siamo stati in macchina a parlare. Eventualmente le posso dire del bacio.Ma non voglio che pensi che ho usato il suo appartamento per fare chissà cosa, che peraltro non è successo.A me sarebbe scocciato. Quindi, non le dico niente.Mi preparo. Sono le 12,30, arrivano. Si mangia presto ad Amburgo.Eccoli. Entrano, ci salutiamo e già vedo che Juergen è di pessimo umore.Che stress questo ragazzo, che pesante che è!Cuciniamo pasta con sugo di pomodoro.Pasta di marca italiana, comprata in un esclusivo negozio che vende solo prodotti italiani, a prezzi folli!!Mi chiede come è andata ieri sera. Minimizzo. "Sìììì è andata bene...".Mi sa che ha capito. Mi incalza. "Dai allora, vi siete baciati o no???"Ecco, non so mentire e sono un libro aperto. Non faccio in tempo a risponderle che già a capito. Esulta!!Juergen ci fulmina con lo sgurado. Dice con tono scocciato: "Hei io non capisco se parlate in italiano, poi ho mal di testa e quindi per favore, non urlate!".Che antipatico. E pensare che lui e Joerg si conoscono dai tempi dell'asilo!Eppure sono così diversi... Ma Joerg è diverso anche da Bernd... eppure sono i suoi migliori amici. Mi convinco sempre più che Joerg è davvero speciale.All'una e mezza abbiamo finito di mangiare. Il televisore è acceso. Stanno trasmettendo un telefilm che io e Lorenza ci siamo messe a seguire, visto che mancano gli argomenti per poter chiacchierare amorevolmente. Non capisco molto di tedesco, ma in tv parlano bene, chiaramente.A dire il vero non riesco a seguire lo stesso. Sto pensando a Joerg. Mi viene come un flash.Magari non è partito... aveva detto che forse diceva a suo padre che non sarebbe andato.Lo chiedo a Juergen. Mi risponde che sono partiti un'ora dopo, ma son partiti.Ascona è lontana, ma in autostrada in Germania non c'è il limite di velocità, e con il mega-super-BMW del padre di Joerg, ci piantano dentro un bel 240 km/h per lunghi tratti dell'autostrada, poi in Svizzera non si può superare il limite... ma in 6-7 ore arrivano a destinazione.Aggiunge: "Ci vanno almeno 2-3 volte al mese. Sono pratici della strada. Sai, che hanno una casa anche là. Molto bella, peraltro".Sì, credo che Joerg mi avesse accennato qualcosa di questa casa.Cala il silenzio.Juergen si alza di scatto, va verso il televisore, lo spegne brutalmente lasciando me e Lorenza senza parole. Accende la radio. Inserisce la musicassetta di Sade. Your love is king. Smooth operator. E tante altre canzoni di quell'album sono stupende!Approvo la sua decisione e la sua scelta per questa bella musica.Decido di fare il caffè. Lorenza ha la moka!! Per fortuna!Mi alzo e mentre preparo la caffettiera, canto... ballo pure... sulle note di smooth operator! Che ritmo, che voce Sade, che emozioni che mi dà questa canzone.Sogno. Sogno di lui. Sogno di noi. Sogno di noi insieme. Sogno. Sogno. Sogno! E non smetterei di sognare.Il caffè è pronto. Lo porto in tavola.Suona il telefono. Mi viene spontaneo di rispondere, ma mi trattengo e mi ricordo che quella è casa di Lorenza. Juergen spegne la radio.Lorenza risponde, in italiano "Pronto?". Sicuramente è suo papà o sua mamma dall'Italia.Sta parlando in tedesco. Porge la cornetta a Juergen facendo spallucce e gli dice: "E' Bernd, che ti cerca da mezz'ora! Sembra molto agitato".Io e Lorenza fissiamo Juergen che prende la cornetta e l'avvicina all'orecchio.Cosa vorrà Bernd???Con slancio da amicone esordisce in un "Ciaoooo come va??". Lui e Bernd non sono così amici da frequentarsi senza Joerg. Infatti la sua era una domanda mista a stupore.Accade tutto in un secondo.Lui sbianca, ci gira di colpo le spalle e urla:"WASSSS??????" (Cosa)Io e Lorenza siamo paralizzate. Tratteniamo il fiato come se il respiro potesse in qualche modo impedirci di sentire meglio."Der Vater ist tot und er liegt im Komaaaaaa????????"(Il padre è morto e lui è in coma)Farfuglia qualcos'altro. Mette giù la cornetta e ci guarda.Non ho pensato neanche per un attimo a Joerg. Il volto di Juergen non era così distrutto come doveva essere se fosse successo qualcosa a Joerg.Al MIO Joerg.Ci guarda. Scandendo le parole per farci capire meglio, ci dice che Joerg e suo padre hanno fatto un incidente in Svizzera e il padre è morto sul colpo. Lui invece è in coma.E' ricoverato a Zurigo. E non sanno ancora niente.........Bernd ci avrebbe aggiornato nel pomeriggio.... e comunque appena ci sono novità rilevanti, Antje lo chiama e lui poi ci riferirà.La mamma e la sorella di Joerg, con il supporto di Antje, stanno all'aeroporto di Amburgo in attesa del primo volo per Zurigo. Già Antje...Ho finito il caffè. Ho posato lentamente la tazzina sul piattino.Le mie braccia erano inspiegabilmente leggere. Stavo come volando.Volavo nel cielo come un gabbiano... che bello il cielo, il panorama sotto di me.Sto sognando. Mi sveglio. Adesso mi sveglio e ho sognato tutto.Amburgo, Joerg, io e lui insieme, e lui in coma.Vi prego, che mi dica qualcuno che è uno scherzo. Che è un sogno.Che non sta accadendo realmente. Sento un liquido caldo scorrere sulle mie guance. Il labbro inferiore sta per tremare.Trema. Stringo gli occhi e ora stanno scendendo lacrime.... lacrime di dolore.Di un dolore immenso. Mai provato. Mi si sta aprendo uno squarcio nel petto.Brucia tutto dentro!!Scendono lacrime e lacrime e lacrime, senza far rumore.Quante lacrime... lacrime di dolore, ma... è in coma... forse è meglio che siano lacrime di speranza... sì posso e devo solo sperare che si salvi. Che esca dal coma. E poi tornerà tutto come prima... Mi si accende questa piccola fiammella dentro il cuore...Joerg... ti prego DEVI farcela!!! Non puoi abbandonarmi così... me l'hai promesso e ogni promessa è debito.Me l'hai promesso.Quante promesse hanno sentito le mie orecchie... in 41 anni... quante promesse...