La Ciaci

Monza, settembre 1989


Il tempo passa velocemente, le giornate sono pregne di impegni.Porto Tanja a visitare parte delle bellezze della Lombardia.Tanja non è per niente facile da gestire. Fondamentalmente è una persona isterica. Ha dei grossi problemi con se stessa e nasconde le sue intolleranze verso se stessa e il mondo, dietro a intolleranze ad un sacco di cibi, allo smog, ai rumori, alla polvere... alle persone.Insomma, c'è sempre qualcosa che la rende nervosa e non si trattiene neanche molto nel dimostrarlo.Per fortuna ho molta pazienza e tanta esperienza come baby-sitter, pertanto mi son messa da subito il cuore in pace e ho cominciato a trattarla come fosse una bambina capricciosa.La formula funziona.A mio favore ha giocato anche un bella settimana di lavoro in fiera come standista. Per due motivi.Il primo perchè ho guadagnato un pò di soldi, il secondo perchè sono stata una settimana lontana da Tanja. Almeno di giorno.Abbiamo deciso di rientrare agli inizi di ottobre.Andremo in macchina. Con la macchina di mio papà.La previsione è che io resti ad Amburgo almeno fino a dopo le feste di Natale. Andando incontro all'inverno, l'abbigliamento dovrà essere inevitabilmente più pesante. Pertanto i bagagli sono troppi per poterli portare a mano, viaggiando in treno o in aereo.Tanja mi racconta tante cose durante il suo soggiorno in Italia.Prima di tutto ha capito che sia l'Italia, sia la lingua italiana non le piacciono.Confortante.Poi ha raccontato che non va d'accordo con sua mamma, per niente, da quando si è separata dal padre. Con lei ha dialoghi prettamenti relativi al menage familiare.Per il resto, non ha nessun rapporto. Nessun tipo di dialogo madre/figlia.Tristissimo un rapporto così, a maggior ragione che vivono nella stessa casa!Tanja è una ragazza molto insicura, anche se decisa e determinata, in certi campi.Ogni 3-4 giorni telefono alla Lorenza per sapere come sta.... Joerg.E' brutto, lo so, ma sto usando la Lorenza per sapere l'unica cosa che mi interessa:come sta Joerg.Niente di nuovo. Nessun cenno di miglioramento. Sempre in coma.Quando prendo in mano la cornetta per chiamarla, ho sempre il cuore che batte fortissimo.Poi il solito "niente di nuovo" detto con il tipico monotono della Lorenza, mi smonta e mi fa ripiombare nella mia ansia da attesa.Miracolosamente verso la fine del mese dalla bocca della Lorenza escono parole dette con un pò di entusiasmo."Quando arrivi ad Amburgo, se ti interessa, ti aspetta un lavoro. Nel negozio dove lavoro io attualmente. Se ti va. La titolare apre un nuovo negozio e vorrebbe trasferirmi là. Pertanto il posto che ricopro io qui resterebbe vacante. Così le ho parlato di te. Lei sarebbe favorevole ad assumerti... Che ne dici?" mi chiede. Mi ha telefonato lei, cosa mai accaduta, e mi sembrava molto entusiasta.Ho considerato questo suo entusiasmo e questa sua generosità come un volersi in qualche modo far perdonare....Ho accettato. Dopotutto un lavoro mi servirà di certo. E' vero che la titolare è una pazza furiosa, ma almeno la conosco e poi posso avere il supporto della Lorenza, in caso di bisogno. Almeno spero.Una sera la chiamo che dirle che arrivo alla fine della prima settimana di ottobre.E' contenta, dice lei, e aggiunge che non è l'unica ad esserlo.Cosa????E chi sarebbe felice che torno ad Amburgo????Per un attimo lunghissimo ho sperato nella notizia favolosa e più attesa.Non dico niente. Voglio sentirmelo dire..."Ti saluta Claudius. Sai l'amico di Joerg, che doveva fare la società con lui?Quello alto biondo, carino?" mi dice con un certo fervore.Delusione totale."Sì, credo di ricordarmelo... Non so neanche quante volte l'ho visto. Di sicuro mi ricordo che era a casa tua il giorno in cui sono arrivata ad Amburgo..."le dico svogliatamente. Non me ne fregava tanto di questa notizia."Ecco, sì, lui c'era. Juergen l'ha incontrato in clinica da Joerg e ha chiesto di te.Dov'eri etc. e Juergen gli ha detto che tornavi ad ottobre. Ecco, ha detto che gli farebbe piacere rivederti. Per ora ti manda i suoi saluti e quando arrivi, chiamalo".Ah, sì certo. Ma chi è questo? Ma cosa vuole da me?Un altro Bernd? A proposito, chissà se l'amico Bernd ha raccontato anche a lui chi sono io.Ma ancora non ha capito sta gente che io amo Joerg e vivo per lui?Che sto programmando il mio futuro in funzione sua?Certo la casa, il lavoro... è tutto importante per la sopravvivenza.Ma cosa me ne frega di sapere che Claudius vuole vedermi?Chi è sto Claudius???In un attimo mi si accende come una lampadina!!!!!!.... ma forse....MA SICURO! Che stupida che sono!Bernd, Antje e Juergen di certo non mi farebbero MAI avvicinare a Joerg se lui dovesse uscire dal coma.Ma Claudius... lui non è amico di queste iene. Lui è amico di Joerg, era amico del padre e dovevano lavorare insieme... e di certo, di certo non ha problemi ad avvicinare Joerg.E' brutto dirlo ed è ancora più brutto farlo. Ma questa volta sono troppo determinata. Basta, sono stufa di subire Amburgo e i suoi abitanti.Questa volta dovranno subire me. Mi dispiace, ma Claudius non me lo lascio sfuggire... non me ne frega niente di lui, ma lui è il tramite per raggiungere il mio obiettivo:incontrare il mio amore, Joerg.