La Ciaci

Il desiderio di te


Mi ricordo di quel giorno che ti ho aspettato.Non avevamo modo di comunicare. Non avevamo il cellulare.Non esisteva ancora.Desideravamo vederci. Assolutamente e appena possibile.Così tu mi hai detto che saresti venuto a trovarmi e io ti aspettavo.Ti ho aspettato, desiderandoti come non mai.Strano come il desiderio ci mandi in confusione.Nebbia nella testa. I pensieri che si fondono con i sogni, le aspettative, l'amore immaginato, le immagini dell'amore.Ti sto aspettando.Passano le ore, i minuti e il mio desiderio di averti vicino, cresce in modo esponenziale.Sto percorrendo la strada di casa con passi veloci.Devo fare presto. Tu stai per arrivare.La fantasia corre, veloce, la passione cresce, il desiderio arde, il cuore batte forte e la testa gira. Gira così forte che ti ho visto.Ti vedo.Eccoti finalmente. Ti nascondi dietro l'angolo di quel palazzo.Sei dietro gli angoli di ogni palazzo.Cammino e ti riconosco in tutti gli uomini che incontro.Ma io non ti ho mai visto.Eppure ti vedo. Ora sei il ragazzo che esce da scuola, con lo zaino sulle spalle. Faccio fatica e convincermi che non puoi essere lui, avrà 15 anni, invece tu sei un uomo, un giovane uomo.Eccoti finalmente. Sto arrivando. Ti raggiungo.Mi stai aspettando tu. Sugli scalini, davanti al portone di casa mia.Giro l'angolo, guardo gli scalini. Vuoti. Il vuoto. Eppure...Ma eccoti, ti sento. Apro il portone, percorro il corridoio. Guardo dietro il muro. Sei lì seduto sulle scale. Jeans, anfibi, felpa grigia. Tieni le mani nel tascone davanti e il cappuccio in testa, che ti copre quasi anche gli occhi. Mi fermo. Ti guardo. Alzi la testa, mi guardi e sorridi. Il tuo è un sorriso dolce, tenero e compiaciuto per essere riuscito a sorprendermi.Ora resti immobile.Sembra tu voglia fermare il tempo, per fare entrare in tutta me stessa quell'immagine di te seduto sugli scalini, che mi guardi.Ti alzi lentamente, mi accarezzi il viso col dorso della mano. Tieni lo sguardo abbassato.Chiudo gli occhi per qualche secondo. Mi gusto il calore della tua mano. Ti desidero intensamente. Improvvisamente torno in me e riapro gli occhi.Sei svanito. Eppure c'eri. Eri lì.Salgo le scale di corsa. Tre piani sono tanti da fare di corsa.Arrivo al pianerottolo. Mi fermo, non giro l'angolo per avvicinarmi alla mia porta.Percepisco la tua presenza. Eccoti di nuovo. Sei al piano di sopra, davanti alla porta del solaio. Alzo la testa di scatto e salgo le scale con affanno.Ma a metà rampa mi accorgo che non sei lì. Scendo con foga, giro l'angolo. Eccoti, sei davanti alla porta. Allora sei qui!Ah, birbante. Mi hai fatto uno scherzo! Ti guardo e ti sorrido. Mi sorridi.Apro la porta. Entro. Entri.Non una parola tra di noi. Mi tolgo la giacca, appoggio la borsa sul tavolino in corridoio.I miei gesti sono i soliti di sempre, di tutti i giorni. I tuoi? Che gesti fai tu di solito, tutti i giorni?I tuoi gesti non li conosco. Li posso solo immaginare. No, forse neanche questo.Ti togli il cappuccio dalla testa. Vai diritto verso la sala.Ti sdrai sul divano a riposare. Io resto in cucina.Non hai niente da dirmi? Ti desidero tanto, io.Mi desideri, tu? Ma sì, aspettiamo. So aspettare. Sai aspettare.Non si può normalizzare il non normale.Ma adesso sono stanca. Voglio andare a letto. E' stata una giornata pesante.Il traffico, il lavoro, le arrabbiature. Le attese, le aspettative, le corse.Appena mi infilo sotto le coperte, sento il sangue scorrere nelle mie vene e un formicolio percorrere il mio corpo.Lentamente, mi sto rilassando. Tutto è buio e tutto è silenzio intorno a me.Improvvisamente ecco che ti sento. Stai entrando nella mia stanza. Non fai rumore.Anche se tu facessi rumore, non lo sentirei. Il mio cuore ora sta battendo così forte che le orecchie non sentono altro suono.Le lenzuola si muovono. Stai entrano nel mio letto.Sono immobile. Ho paura.Tremo. Apro gli occhi, mi giro di scatto. Dove sei?Ti sto cercando con le mani a tentoni, nel buio. Ti trovo. No tu trovi me, la mia mano.La prendi, la porti verso la tua bocca e le tue labbra sfiorano le mie dita.La tua mano scivola lentamente sul mio braccio fino ad arrivare alla spalla.La stringi come per massaggiarla. Sono impietrita. Gelida. Il cuore batte forte da rimbombare nelle orecchie. Ti sento.Mi avvicini a te. Dolcemente. Le tua mani infondono calore al mio corpo gelido, rigido. Non una parola. Mi stai riscaldando, mi stai massaggiando dolcemente la schiena. Mi rilasso, mi sciolgo pian piano. Sto smettendo di tremare.Non ho paura, sai?Il tuo corpo è sempre più vicino al mio. Lo sento. Ti sento.Mi stringi a te. Restiamo immobili a lungo, abbracciati. Non una parola.Dalle fessure delle persiane improvvisamente entra un bagliore.Ti vedo. Vedo i tuoi occhi a pochi centimetri dai miei. I tuoi occhi verdi, di ghiaccio.Ma non agghiaccianti. I tuoi occhi parlano. Mi fissi. Ti avvicini ulteriormente.Sento il tuo respiro. Respiro il tuo respiro. Ansimo.Tu no. Sento le tue labbra sfiorare le mie.Labbra asciutte. Non una parola.Sento le tue labbra schiudersi e un brivido mi corre lungo la schiena.Stai per baciarmi. Riprendo a tremare. Sento il tuo abbraccio stringermi con vigore.Trattengo il respiro. Sei così vicino a me. I nostri corpi si toccano.Tutto di noi è in contatto. Ti accarezzo il volto, passo la mano tra i tuoi capelli e in un attimo, un secondo, la passione ci travolge come un fiume in piena.Il tempo riprende a scorrere, ora sembra quasi che stia correndo.Tutto corre e scorre, tra di noi. Non una parola.Siamo due corpi che si sono cercati, hanno aspettato a lungo, si sono desiderati intensamente, si sono trovati... e si stanno parlando, con un linguaggio delizioso, sublime. Siamo due cuori che non si amano. Siamo due cuori che si desiderano, ma sanno, senza parlare, che in qualche modo si appartengono. L'hanno sempre saputo.Siamo due anime vagabonde. Due anime sempre in movimento. Due anime che cercano anime simili.Due anime profonde che vedono e leggono anime. Non ci servono le parole.Ci fondiamo. Non siamo più io e te, siamo noi.Un corpo, un anima e un cuore.Pronti, consapevoli che questa unione rimarrà indissolubilmentedentro di noi. Incancellabile. Unica.Unica passione, unico desiderio, unico giorno, in cui il tempo, in modo surreale, si è fermato.Ci ha aspettato. Ci ha concesso solo un giorno.Un giorno per soddisfare il desiderio...Mi sono svegliata. Non ti vedo, sei svanito.Ti sei svegliato. Non mi vedi, sono svanita.Il nostro desiderio ci ha fatto aspettare, rincorrerci, trovarci, amarci, unirci per sempre e mai.