La Ciaci

Beatrice (1)


Ricordo che era una sera di qualche anno fa. La tipica sera d'estate, qui in brianza, quando sembra ci sia quasi la nebbia da tanta afa che c'è. Ti senti appiccicare, l'aria è pesante.Nonostante fossimo immerse nel verde, faceva caldo.Beatrice aveva organizzato una delle sue solite cene tra amici, si mangiava fuori nel suo splendido giardino. Beatrice è un'amante dei dettagli e aveva organizzato tutto con estrema cura, la cena a buffet, cibi gustosi e raffinati, del buon vino e fiumi di birra.Conoscendo la compagnia di amici, abbondava sempre con cibi e bevande.Il giardino era illuminato da tante coppelle con la citronella, per cercare di tener lontane le immancabili e fastidiose zanzare.Erano le due di notte e se ne erano andati via tutti. Ci siamo sedute sulle poltrone da giardino, una di fronte all'altra. Stanche ma soddisfatte per l'ottima riuscita della festa.Io con una gamba sul bracciolo della poltrona, lei seduta di fronte a me, nella stessa posizione. Sembravamo allo specchio. Siamo amiche.Amiche da sempre, amiche di infanzia. Siamo veramente molto simili, nonostante le nostre vite, dopo la scuola superiore, avessero preso strade diverse.Ci accendiamo una sigaretta. Non parliamo. Ci guardiamo solamente e ci sorridiamo compiaciute, perchè sappiamo che dobbiamo raccontarci qualcosa.Arriva Stefano, suo marito."Bimbe io vado a letto. Sistemiamo domani...". E' in piedi con le mani sui fianchi come in attesa di essere congedato. Lo sa benissimo che non si sistemerà domani, ma che lo faremo io e lei, fra un po'. Sa pure che io e lei non andremo a letto presto.Stefano è un uomo fantastico. Un dirigente di una multinazionale, molto ligio al dovere, ai doveri. Lavoro e famiglia sono le sue priorità nella vita.Ma non vive per il lavoro, cosa che fa invece per la famiglia. Beatrice è la sua Dea, la sua Musa, la sua Donna. L'adora, ma con discrezione.Non è mai soffocante, non è geloso, non le chiede mai niente. Sa perfettamente che la deve lasciare semplicemente esprimere. Sa anche che lei liberamente gli dona quello di cui lui ha bisogno. Sono una coppia davvero unita, una coppia che vive, cresce e costruisce la vita insieme. E insieme hanno cresciuto la splendida Claudia.La loro figlia. Ha 14 anni, ed è una ragazzina bellissima. Molto intelligente e acuta, dotata di una simpatia fuori dal comune. Ha preso i lati migliori di entrambi.Stefano si avvicina a me, mi bacia sulla guancia e mi da' la buonanotte.Va da Bea, con dolcezza le da' un bacio sulle labbra. Chiudono gli occhi mentre si danno quel piccolo bacio. Poi la guarda, le accarezza il viso, come se stesse accarezando della seta e le dice con un filo di voce, la voce del cuore: "buonanotte, amore... e non fate tardi...".Lei gli sorride come per dirgli di non preoccuparsi. Non ha nulla da preoccuparsi.Ci versiamo un liquore. La notte sarà lunga. Lunga quanto un amore eterno."Ele, ieri ho parlato con Claudia..." mi dice. Pausa.Trattiene il fiato, trattengo il fiato... il cuore comincia a battere piu' forte."Cosa gli hai raccontato, Bea?" le chiedo io sospettosa, ma già sospettavo..."Gli ho raccontato.... di lui..." mi dice lei tranquilla, sorseggiando il liquore."E cosa gli hai detto??" il cuore mi batte sempre piu' forte. Ma come fa lei ad essere cosi' calma!?Beatrice comincia  a raccontare:Eravamo qui fuori in giardino a sorseggiare una bibita. Sfinite dal caldo, ci siamo stese sul plaid sotto un pino e lei ha appoggiato la testa sul mio petto. A volte è ancora una bambina, io la vedo come una bambina.Ho cominciato ad accarezzarle la testa, i suoi lungi capelli castani, ricci, è così bella. Sapevo che voleva dirmi qualcosa. C'era qualcosa che la turbava già da qualche tempo."Amore della mamma, cosa c'è che ti dà pensiero? Devi dirmi qualcosa?O devi chiedermi qualcosa?""Ma no, niente mamma, ho caldo... pero' una cosa volevo chiedertela..."mi dice con il visino preoccupato, non sapeva come affrontare il discorso.Me lo sento, è innamorata.Avevamo già affrontato il discorso amore e sesso. Ma sapevo che questa volta voleva sapere di più, voleva sapere dell'Amore, del sentimento che muove il mondo.Era giunto il momento.(segue)