La Ciaci

Chi sei??


"Chi sei? Non ti conosco...""....ha importanza?""beh, sì... non do confidenza agli sconosciuti... di solito""Dove sei?""Qui... ti sto aspettando..."Eleonora invia questo ultimo sms sorridendo.Stupido messaggiatore segreto, ora avrai finito di divertirti.Ordina un caffè espresso e un bicchiere d'acqua minerale, è seduta al tavolo fuori in un Cafè in centro a Salisburgo."Signorina, scusi..." Sente una voce alle sue spalle, che la fa quasi spaventare.Parla italiano?!"Sì... prego, mi dica..""Posso sedermi al suo tavolo? Sa, gli altri son tutti occupati...""Ma certo, prego..." in Austria è cosa comune sedersi ai tavoli ovunque ci sia posto.Eleonora estrae una sigaretta dal pacchetto. Ha gia' in mano l'accendino, ma l'uomo al suo tavolo con rapidità si offre di farla accendere.Eleonora fissa la fiamma e la sigaretta. E' accesa.Alza gli occhi, guarda l'uomo e ringrazia con cortesia.Un istante, un attimo per osservare il suo viso. Avrà piu' o meno la sua età, 40-45 anni, brizzolato, cappelli corti, occhi verdi, severi.E' un bell'uomo, elegante, alto.Arriva il cameriere. Serve Eleonora e chiede all'uomo cosa desidera ordinare.Chiedo lo stesso che ha preso lei. Il suo tedesco è perfetto.Eleonora non riesce a trattenere un sorriso malizioso."Posso chiederLe cosa ci fa di bello in Austria? E' qui per lavoro?" chiede Eleonora."No.. sono qui per piacere..." risponde pacato l'uomo dopo aver finito di sorseggiare il caffè, guardandola fissa negli occhi.Uno sguardo magnetico e profondo..."Posso chiederLe come si chiama" chiede l'uomo, posando delicatamente la tazzina sul piattino.Eleonora rimane immobile, lo fissa dritto negli occhi e risponde con freddezza: "Eleonora"Spegne la sigaretta, raccoglie i fogli dal tavolo, si infila gli occhiali da sole, prende la borsetta, la 24ore e guarda l'uomo ancora una volta."Beh, ora io devo scappare... buona permanenza in Austria e arrivederci" dice tutto d'un fiato,alzandosi in piedi. Sembra infastidita.L'uomo segue tutti i suoi movimenti e con un sorriso le risponde: "A presto..."Eleonora esita un attimo, stupita di quel a presto, poi con passo deciso si incammina.E' in ritardo, deve fare in fretta, i colleghi l'aspettano all'Hotel fra poco.Mentre cammina, ripensa a quell'uomo cosi' misterioso e affascinante.a presto... chissa' perchè mi avrà detto così... perchè mai dovremmo rivederci?Sorride.Il cellulare suona, un messaggio.Lo estrae dalla tasca e senza smettere di camminare, ma rallentando il passo, guarda il display.Ancora un messaggio da quel numero sconosciuto. Apre il messaggio. Legge."Grazie per avermi aspettato..."Si blocca, si volta di scatto verso il Cafè dove era seduta e lo cerca con lo sguardo.Non lo trova. Vorrebbe tornare indietro per verificare di persona, per cercarlo.Ma chi sei??? si domanda, il cuore batte forte nel petto, respira velocemente.Schiaccia invio di chiamata sul cellulare. Ma chi sei???Il telefono squilla libero. Dai rispondi!Non risponde. Perchè non mi rispondi?? Ma chi sei?Perchè mi stai facendo questo? E' uno scherzo?Cade la comunicazione, non ha risposto. Eleonora è agitata. Non capisce. E' spaventata.Un sms... ecco sì, gli scrivo. Compone nervosamente il testo, le mani tremano."Chi sei??? Dimmelo per favore, non mi piacciono 'sti scherzi!!"Invio.Attende la risposta ferma in mezzo in una strada pedonale del centro.Non riesce a distogliere lo sguardo dal display.Suona. Un messaggio. Finalmente!E' lui. Apre il messaggio e legge."...ha importanza?"Vorrebbe urlare. Prova rabbia mista ad una sempre piu' crescenta paura.E' sola lì in mezzo alla strada. Forse è meglio raggiungere i colleghi austriaci in hotel. Improvvisamente comincia a correre. Sente che le forze le vengono a mancare sempre di piu', ma continua a correre.Panico, Eleonora è in preda al panico. Non deve pensare se non a correre.Non deve guardarsi intorno, puo' essere ovunque.Non deve lasciarsi andare adesso. Corri Eleonora, corri si ripete mentalmente.Ecco l'hotel, spinge la porta con rabbia, si dirige verso il bare, nonostante la vista annebbiata, riconosce in un uomo il suo collega Georg.Calmati, Eleonora... ora sei al sicuro. Butta le borse e il cellulare sulla poltrona lì vicino, si toglie nervosamente il cappotto.Sta ansiamando. Georg è lì impassibile ad osservarla con la bocca aperta.Eleonora si lascia andare all'indietro sulla poltrona. Il respiro si fa piu' profondo ma piu' lento. Il cuore sta rallentando i battiti. Si sta calmando.Non pensare Eleonora. Non pensare.Chiede un bicchier d'acqua al cameriere e in quel momento si accorge di non aver neanche salutato Georg. Alza la mano destra e con un filo di voce gli dice "ciao..."Georg risponde timidamente al saluto. Non osa chiederle nulla.Chi sei??????Questa domanda riprende a frullarle per la testa. Pensa a chi puo' essere.Passa in rassegna tutti gli uomini della sua vita, i suoi amici, le amiche...Niente... non le viene in mente niente.Con un gesto automatico prende il cellulare che aveva lanciato sulla poltrona.Le parole escono dalle sue dita senza neanche pensarle."Chi sei??? DIMMELO!! Io non ti conosco..." invio.Di nuovo fissa il display in attesa della risposta.Suona. Un messaggio. Nervosamente lo apre, legge."Il nome Costanza ti dice niente?"Costanza???Eleonora alza lo sguardo e fissa le tende bianche, come se lì ci potesse essere scritta la risposta.Un flash. Costanza!! Ma sì, la mia compagna di classe alle superiori!Eravamo amiche in quei 5 anni, poi ci siamo perse di vista.Eleonora scrive un altro messaggio, vuole capire meglio."Mi ricordo di Costanza, ma tu... chi sei???"Attende. Il cellulare suona. Ecco la risposta."Sono suo fratello maggiore. Non c'e' stato un giorno che sei venuta a casa a trovare Costanza, che non tiabbia desiderata, Eleonora. Ma tu eri irraggiungibile. La settimana scorsa la mia segretaria mi ha portato da firmare la ricevuta della vendita dei mobili che hai acquistato nel mio mobilificio. Eleonora, oggi, come ieri, il mio cuore è impazzito"Il tempo improvvisamente si ferma e lei si ritrova catapultata nel passato.Le vengono in mente gli sguardi di sfuggita di quel ragazzo piu' grande, di quel bellissimo ragazzo che le piaceva da morire, ma che lei credeva irraggiungibile. Lei era un'amica della sorella.E lui era il ragazzo piu' desiderato della scuola. Gabriele. Sì, si chiamava Gabriele.Quante notte prima di addormentarsi sognava ad occhi aperti, di baciarlo.Tutte le volte che andava a casa di Costanza non aspettava altro che di vederlo, anche solo per qualche secondo. E ogni volta si immaginava di come poterlo approcciare, cosa dirgli, come non essere banale o sentirsi stupida. E ogni volta non le uscivano le parole di bocca.Quel ragazzo irrangiungibile in realtà era innamorato di lei.Quest'uomo l'ha trovata e ha fatto di tutto per incontrarla.Ritorna al presente, ma il mondo intorno a lei non esite piu'.Scrive un messaggio:"Ora ricordo, sì... Ma io non credevo che anche tu..." Non finisce la frase. Non ha importanza... "Dove sei?""Qui... ti sto aspettando..."