La Ciaci

ventiquattro


Avrà avuto piu' o meno 80 anni.Lei sicuramente era piu' giovane.Arrivano barcollando insieme. Non a braccetto.Lei ondeggiava prima su una gamba e poi sull'altra. Muovendo il suo enorme corpo come al rallentatore. La bocca aperta. Il respiro corto.Faceva fatica a muoversi.Lui era gobbo, anzi ricurvo, quasi accartocciato su se stesso.Le mani tremolanti, lo sguardo annebbiato.Entrambi avevano gli occhi azzurri e lucidi.Si son seduti al mio tavolo."Possiamo sederci qui, signorina?" ha chiesto lei in un italiano quasi perfetto, ma l'accento era chiaramente tedesco.Ho acconsentito sorridendo loro con calore.Si son accomodati e poco dopo han chiuso gli occhi e si son lasciati trasportare dalla musica che proveniva dal violinista in piedi davanti a noi.Finito il pezzo, la gente ha applaudito e loro hanno aperto gli occhi.Ancora estasiati mi hanno detto che adorano sentire suonare il violino.Lei suona la fisarmonica.Non le ho chiesto né dove né quando... le ho solo sorriso.Come un fiume in piena han preso a raccontarmi della loro vita.Dei corsi di italiano e di inglese che frequentano.Delle crociere che han fatto, insieme.Ventiquattro.Finita una, partono per un'altra.Son pensionati, perchè stare a casa ad annoiarsi?Meglio girare il mondo.Brasile, Africa, Caraibi, Mediterraneo.Il violinista era in pausa.Non c'era musica mentre parlavano.Ma l'entusiasmo con cui mi raccontavano di sé era coinvolgente come una musica.La musica del cuore, delle emozioni, dei sogni, delle speranze, della vita vissuta... e della vita ancora da vivere.Li ho lasciati lì seduti appena è tornato il violinista.La cena mi aspettava.Li ho ritrovati 3 giorni dopo allo sbarco dalla nave.Si cercavano... forse si erano allontanati un attimo l'uno dall'altra e si erano persi."Mariaaa" gridava lui."Dove sei, Mariaaa!"E' sbucata da dietro una colonna, con gli occhi spalancati."Sono qui!" gli ha urlato forte per rassicurarlo al piu' presto.I loro sguardi si sono incrociati.I loro corpi stanchi si sono avvicinati.Si son presi per mano e insieme, barcollando, si sono messi in fila per scendere dalla nave.Pronti per la vita terrena, pronti per ripartire per un'altra vita sull'acqua.Senza la ben che minima intenzione di prepararsi per l'altra vita.Quella che nessuno vorrebbe mai cominciare.