La Ciaci

mi ricordo...


Voglio mangiare il lecca-lecca.Ho mal di stomaco. Sento dei forti bruciori.Sicuramente causati dal mangiare. A Natale si mangia sempre tanto e si pasticcia.Son sempre stata una golosa e una pasticciona.Mi ricordo che quella sera avevo mal di stomaco. Ero seduta in cucina.In televisione scorrevano le immagini di un film per bambini. Ma io non lo stavo guardando. Il volume era basso, appositamente per non sentire rumore.Per strada non passavano macchine.Ero immersa nel silenzio della notte di un giorno di Natale.L'assenza di suoni e di rumori mi dava un grande senso di pace e tranquillità.Finalmente dopo diverse giornate trascorse intensamente per i preparativi.Ho preso una medicina per lenire il dolore.Se andavo a letto col mal di stomaco, mi sarebbe sicuramente peggiorato.Riesco ancora a vedere con gli occhi di allora. Provo ancora le stesse sensazioni vissute.Mi ricordo perfettamente i miei pensieri, lo stupore, le riflessioni, la sorpresa spiazzante.Il vento si era levato d'improvviso.Ho sempre avuto una grande passione per il vento. Forse perchè qui soffia raramente.Forse perchè riesce a trasmettermi la sua energia.L'odore dell'aria fresca mi dà la sensazione che sia pulita.Il vento lava, il vento spazza via.Il vento porta.Buone novelle o cattive notizie.Mi ricordo che è stata una bella sorpresa, quella che mi ha fatto.Mi sono arrabbiata "perchè non me l'hai detto" gli ho urlato al telefono.Rideva di gusto. Rideva come un bimbo compiaciuto dello scherzetto riuscito.Ma ero contenta per lui. Aveva deciso di sposarsi giovane senza dirmelo.Aveva fatto tutto di nascosto.Avrei voluto essere con lui per tenergli la mano.Per accompagnarlo verso la sua nuova famiglia. Verso la sua unica famiglia.Appena l'ho salutato il vento si è levato più forte. Mi ricordo che mi son sentita complice di questo vento ostile. Rubando la sua forza mi sono ritrovata immersa nel vigore delle sue folate.Ma era un vento rabbioso.Ce l'aveva con me. Voleva farmi agitare, forse solo scuotere.Mi ricordo che in un attimo mi è passata davanti agli occhi la mia vita.Avevo passato la vita a cercare di programmarla. Di studiarla. Di prevederla.Di impostarla.Avevo passato la vita a pianificare gli eventi.Non le giornate, non le ore, non gli anni, ma le grandi svolte.Decidendo precisamente non il da farsi ma ciò che non volevo fare.Questo no, quest'altro no. Adesso non è il momento. Non me la sento.Mi ricordo di non essermi mai lasciata andare veramente, nonostante io abbia pronunciato tanti vedremo, come per far intendere che io non sapevo bene cosa volessi o non volessi. Ma invece lo sapevo. L'ho sempre saputo.Ho sempre saputo che non avrei mai lasciato al caso la mia vita.Questo freno mi ha sempre dato la spinta per trovare certezze.Supposte certezze.La sola certezza che ho incontrato spesso è stata la conferma della mie supposizioni.Che non avrebbe funzionato.Ci ho provato, ho tentato a costruire la mia vita affettiva.Ma non ci sono mai riuscita.Come volevo io.Capitava sempre tutto ciò che io non volevo.Poi arrivava il vento a svegliarmi dal torpore causato dal senso di impotenza difronte agli eventi.Un vento rabbioso. Un vento purificatore. Un vento amico.Mi ricordo di aver deciso, quella sera, che non avrei continuato a condurre quella vita.Mi ricordo di aver deciso di lasciare al caso le decisioni importanti.Mi ricordo di aver deciso di scrivere come mi esortato tu, mio dolce cuore.Mi ricordo di aver deciso di essere contenta per lui che mi aveva detto che si era sposato, senza chiedermi di essere lì con lui a consegnarlo nelle mani della sua amata.Mi ricordo di aver deciso di mangiare il lecca-lecca.Il lecca-lecca che avevo nella borsa da quest'estate, che avevo deciso di non mangiare tutte le volte che ne avevo voglia, per conservarlo per un altro momento.Mi ricordo di averlo scartato e di averlo trovato tutto ricoperto di una patina biancastra e poco invitante.Mi ricordo di averlo guardato fisso, con delusione, per alcuni secondi e di averlo poi gettato nella pattumiera.E di essermi presa un cioccolatino per consolarmi così, prontamente.Mi ricordo di essermi chiesta se era il caso di mangiarlo, visto il gran mal di stomaco.Mi ricordo di aver pensato che non me ne fregava un cazzo: 'fanculo al mal di stomaco.Fanculo a questa vita trascorsa a pensare a cosa fosse meglio fare.Fanculo a tutto.Voglio scrivere. Voglio farlo perchè mi va e basta.Voglio scrivere la nostra vita, di me e te che sparisci e poi ricompari... e che poi non mi lasci più.Voglio scrivere di me che mi ricordo di quella sera, di questa sera.