VIVI

Il lungo viaggio


Il treno della vitaIn realtà ora sono su di un treno normale e scrivo anche perchè sembra che tutti i miei compagni di viaggio siano qui solo per usare il portatile. C'è qualche eccezione, ma o stanno usando il cellulare o leggono il giornale.E' difficile scrivere qui.... Quanti volti, esprimono ognuno un'emozione diversa eppure nessuno ha voglia di scambiare due parole. Capisco in ascensore, c'è il disagio di gente che non conosci e che ti racconti poi? Tutti con i visi rivolti all'insù, come se si aspettasse l'apparizione di un santo invece  che del numero del piano!Ma qui con tante ore davanti mi sarei aspettata qualcosa di più, anche le solite frasi sul tempo... Se non avessi fatto la doccia, comincerei a chiedermi perchè il distinto signore che mi sta davanti, tiene il suo quotidiano alzato come un paravento.. che posa innaturale....Mi sta scomparendo il sorriso, non ho un aspetto così terrificante da meritarmi l'esclusione pure da un campo visivo...La solitudine su questo treno si respira con l'aria condizionata, mi chiedo se prima o poi qualcuno capisca l'importanza dei rapporti sociali; nemmeno scusi, prego... ti travolgono per scendere ed è come se tu fossi invisibile.Sono certa che, e credetemi sarei contenta se lo fosse, non sia nulla che abbia a che fare con la mia persona; è diventato un mondo di sentimenti sterili e talmente avido che pesa persino un sorriso; l'educazione è quella cosa che non essendo vincolante per legge è meglio riservare alle situazioni estreme.La vita è un viaggio e, breve o lungo che sia, conviene farlo con i suoi lati negativi e positivi, insieme agli altri. Che fai ti sistemi ai margini, come su di un divano scomodo e stai a guardare?Fortunatamente non viaggio spesso in treno e oggi, mi mancano pure quei bambini insistenti che ti salutano dalla macchina, che tu non conosci, ai quali però devi rispondere comunque, altrimenti i genitori ti guardano con fare rancoroso!Di più, oggi vicino a me vorrei avere quel bambino che, l'altro giorno tutto imbriagliato nel suo seggiolino (non poteva avere più di tre anni), dalla macchina vicino alla mia, mi ha mostrato il suo piccolissimo, ma chiarissimo ditino medio!Sono rimasta di sasso e mi divertirei proprio a vedere l'espressione del mangiaquotidiani qui davanti! E se accidentalmente mi cadesse la  bottiglietta d'acqua che è proprio sopra la sua testa? La tentazione è forte... ma la fame di più, scelgo l'opzione vagone ristorante.Ciao, Milly