Creato da cibierrina_soul il 05/01/2007
L'amore vero, è il cammino in due verso la luce di un ideale comune

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amori....piccoli e sciocchi

quelli del mio passato

che ho dimenticato un giorno

guardando negli occhi tuoi.

 

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Adesso ti devo dire
che non posso respirare
senza te
Se chiudi gli occhi
potrai vedere
tutto quello che non dico
e che tu sai
Non ci pensavo più
ma adesso tu ci sei
ritorno in alto
dove mi hai portata tu...
Su quelle mie ferite
hai messo le tue mani
e quel dolore ormai
non mi fa male più
Ti devo dire Grazie
per l'amore che mi dai
che pensavo
di non riprovare mai....

 

 

 

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Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 21 Febbraio 2007 da cibierrina_soul
Foto di cibierrina_soul

Questa è la storia di due lancette di un orologio, che per tutta la vita si rincorrevano e non riuscivano mai a stare insieme che per pochi secondi ogni ora.

La lancetta lunga era ormai amareggiata. Non c'è la faceva più.

Quando la incontrava  le diceva per un secondo quello che provava, ma il tempo era veramente poco ed i baci avevano il sopravvento sulle parole.

Poi via! Ognuno per la sua strada.

Lui correva e lei, piano, piano.

“Ti amo! Vorrei stare insieme con te, per sempre”.

La loro vita era segnata dal tempo e sapevano che sarebbe stato così per sempre.

Un giorno di sole, uno di quei giorni in cui non ti aspetti niente se non di correre dietro al tempo, com’era loro abitudine, successe l'incredibile.

Una botta fortissima. Per un attimo la lancetta pensò di essere nel paradiso degli orologi.

La botta era stata troppo forte. Lui non sentiva più il tempo, eppure cercava di seguirlo, di rincorrerlo, contava i secondi ma non riusciva a muoversi.

“Che disperazione!” , pensò, “non poteva finire così! Che fine per una lancetta. E lei dov’era?”

Non la vedeva e non riusciva ad avvicinarsi a lei .

Sì, ora la vedeva, sulle 14, ferma.

Lei come stava ? La botta era stata forte e lui non riusciva più a correre verso di lei .

Per tutta la  vita, la sua era stata una corsa verso di lei per un attimo di amore e poi via di nuovo alla sua rincorsa .

Adesso che sarebbe successo?  Lei come stava?

La botta era stata forte, ma per la prima volta nella sua vita incominciò a sentire l'odore dell'aria fresca.

Il vetro era saltato .E allora ecco che, piano piano, scaldato dal sole, lui si muove.

Insieme all'aria sentiva il calore del sole, era bello, ma lei dov’era?

E allora no! Non poteva finire così! Doveva trovare la forza per ripartire, l'ultimo sforzo per un amore eterno, l'ultimo sforzo per un abbraccio eterno, eterno come il tempo.

Il tempo, no! Non riusciva più a tenere il tempo, ma non gliene importava più niente.

Non era importante.

Eccolo sulle 11 e poi, piano piano, eccolo arrancare con tutte le forze.

Lo sforzo era tremendo. Sembrava che tutto il mondo, tutto il tempo lo tirasse indietro.

Non poteva fermarsi; La vedeva,  era lì ferma sulle 14. Doveva farcela per lei. Per lui. Per loro.

Eccolo che arriva sulle 13. Ormai è fatta, ma la forza se ne andava, non riusciva, ma doveva farcela.

Eccolo lentamente avvicinarsi. Ora solo pochi secondi lo dividevano dal suo amore .

Un ultimo sforzo ed ecco che, quando ormai aveva perso le speranza, ad un soffio, ad un secondo da lei, ecco che lei con un movimento violento si avvicinò verso di lui, un secondo ed eccoli vicini .

Sì, vicini per sempre!

Era un sogno, che ripagava una vita di momenti e di rimpianti, una fatica che solo l'amore può fare sopportare.

Giò Frenda

 
 
 
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