Creato da gaspiceno il 01/05/2008
Alimentazione e cultura. Parliamo di alimentazione
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Post n°23 pubblicato il 07 Marzo 2010 da gaspiceno
Sempre più propensi ad acquistare |
Post n°22 pubblicato il 01 Marzo 2010 da gaspiceno
Gli uomini del futuro avranno un pene piccolo. Colpa dell'obesità e dell'inquinamento. E' quanto emerge da uno studio presentato a Padova al convegno "Medicina e sessualità" da un gruppo di andrologi del Centro di crioconservazione dei gameti maschili dell'Azienda ospedaliera - Università di Padova, coordinati da Carlo Foresta. Negli ultimi 60 anni la dimensione dell'organo genitale maschile a riposo è diminuita di quasi un centimetro.
I ricercatori hanno misurato la lunghezza del pene ad oltre 2mila studenti diciottenni delle scuole superiori di Padova, arrivando alla conclusione che la lunghezza del pene a riposo si è ridotta del 10 per cento, passando dai 9,7 centimetri a 8,9. Cinquantadue ragazzi, poi, (il 30,7% dei quali obesi) lo aveva a riposo di una lunghezza di 6 centimetri.
"Diossine, pesticidi, metalli pesanti, additivi di plastiche, vernici e detergenti possono agire in due modi: riducendo l'attività degli ormoni maschili androgeni o mimando l'attività degli estrogeni femminili", ha dichiarato il professor Foresta. Con la conseguenza che gli organi genitali maschili risentano della loro diminuzione. Inoltre, ha evidenziato il professore, i giovani d'oggi nascono con le gambe sempre più lunghe, assumendo così una figura corporea molto differente da quella dei loro antenati.
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Aumentano i consumi delle famiglie italiane quando si parla di prodotti biologici. Gli acquisti di prodotti definiti biologici registra una crescita pari al 7% favorendo in parte la ripresa del Made in Italy e segnando valori record sulle tavole degli italiani. Tali considerazioni emergono da analisi realizzate dalla Coldiretti basandosi sui Ismea. Ricordiamo che in Italia si trovano il maggior numero di imprese agricole biologiche dell'Unione Europea (45mila imprese agricole bio su un territorio di oltre un milione di ettari) e che sviluppano un giro di affari stimato in 3 miliardi di euro. Tra le singole referenze bio, le migliori performance di mercato si rilevano nel 2009 per l'ortofrutta fresca e trasformata (+26,6 per cento l'incremento in valore su base annua) e per le uova (+21,8 per cento), mentre gli acquisti di bevande e pane (e suoi sostituti) crescono a ritmi più contenuti (rispettivamente del 5,7 per cento e del 8,7 per cento). Nelle regioni settentrionali si concentra più del 70 per cento degli acquisti nazionali, mentre il centro, inclusa la Sardegna, e il Meridione rappresentano rispettivamente il 22 per cento e l'8 per cento del totale. Da segnalare nel 2009 anche l'aumento del 32 per cento delle aziende agricole dove è possibile acquistare direttamente - la cosidetta filiera corta - (2176), quella del 22 per cento degliagriturismi ed il boom dei mercati degli agricoltori evidenziati da Biobank, che confermano la forte crescita di un segmento della popolazione che non si accontenta di acquistare biologico ma che vuole conoscerne anche la provenienza.
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GDOWEEKPRODOTTIIl mercato biologico non conosce crisiSecondo i dati Ismea, anche nel 2009 il mercato ha continuato a crescere costantemente, incassando un +6,9% a valoreTiziana C. Aquilani Positivo anche nell'anno definito da più parti horribilis: è questo il trend degli acquisti domestici di prodotti biologici confezionati che, in base alle rilevazioni Ismea, registra un incremento in valore del 6,9%, superiore a quello già segnato nel 2008 (+5,2%).
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Post n°19 pubblicato il 24 Febbraio 2010 da gaspiceno
(AGI) - Roma, 20 feb. - Con un aumento record del 7 per cento negli acquisti familiari i prodotti biologici trainano la ripresa del Made in Italy e fanno segnare valori record di crescita sulle tavole degli italiani. E' quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati Ismea, nel sottolineare che in Italia si trovano il maggior numero di imprese agricole biologiche dell'Unione Europea In Italia - sottolinea la Coldiretti - il biologico sviluppa un giro di affari stimato in 3 miliardi di euro anche grazie alle circa 45mila imprese agricole che coltivano e allevano bio su un territorio di oltre un milione di ettari. Tra le singole referenze bio, le migliori performance di mercato si rilevano nel 2009 per l'ortofrutta fresca e trasformata (+26,6 per cento l'incremento in valore su base annua) e per le uova (+21,8 per cento), mentre gli acquisti di bevande e pane (e suoi sostituti) crescono a ritmi piu' contenuti (rispettivamente del 5,7 per cento e del 8,7 per cento). Nelle regioni settentrionali si concentra piu' del 70 per cento degli acquisti nazionali, mentre il centro, inclusa la Sardegna, e il Meridione rappresentano rispettivamente il 22 per cento e l'8 per cento del totale. Da segnalare nel 2009 anche - continua la Coldiretti - l'aumento del 32 per cento delle aziende agricole dove e' possibile acquistare direttamente (2176), quella del 22 per cento degli agriturismi ed il boom dei mercati degli agricoltori evidenziati da Biobank, che confermano la forte crescita di un segmento della popolazione che non si accontenta di acquistare biologico ma che vuole conoscerne anche la provenienza. Di fronte a questa esigenza occorre anche intervenire - conclude la Coldiretti - con misure di trasparenza per riconoscere la produzione nazionale introducendo al piu' presto il marchio del biologico italiano, come previsto dal regolamento comunitario, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato. |
Post n°18 pubblicato il 24 Febbraio 2010 da gaspiceno
In attesa di capire quali saranno le politiche governative 2010-2011 in tema di incentivi green, le imprese italiane possono riflettere sui benefici della produzione eco-compatibile alla luce dei dati diffusi nelle scorse settimane e contenuti nel "Rapporto Italia 2010" di Eurispes, che ha evidenziato il progressivo consolidamento della Green Economy nel Paese dal 2007 ad oggi, dove il consumo di energia rinnovabile e di prodotti biologici ha generato un mercato da 10 miliardi di euro. Secondo l'Eurispes, l'eco-sostenibilità della produzione, etica, solidale e responsabile, si sarebbe trasformata da fenomeno di nicchia a business globale, in grado di contribuire anche allo sviluppo economico italiano ed estero. Analizzando le dinamiche nei settori Agricoltura biologica, Commercio equo e solidale, Energia rinnovabile e Finanza etica, i dati 2007 confermavano già un giro d'affari complessivo di 810 miliardi di euro, 122 miliardi in Europa. Per i prodotti biologici, l'Italia si posiziona in quarta posizione, con vendite per 1,87 miliardi di euro (10,2% a livello europeo e 5,5% a livello globale). Sul fronte dell'Energia pulita e rinnovabile, il 2007 ha visto una aumento del consumo di energia da fonti rinnovabili. Seppur con percentuali meno significative, un importante contributo in questi ultimi anni lo abbiamo dato anche per l'energia da biomasse e rifiuti (sesti in Europa). Seguono in ordine di importanza energia idrica (settimo posto in Europa),eolico (2,7% del totale) e solare (0,4% del totale).
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Post n°17 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da gaspiceno
Ecco il nuovo logo europeo per i prodotti biologici pubblicato: venerdì 12 febbraio 2010 da Marina in: Spesa ecologica Europa Agricoltura Alimentazione A sinistra l'immagine del nuovo logo europeo che sarà apposto sui prodotti biologici. Autore del logo il cui nome è "Euro-Leaf" è Dusan Milenkovic, studente tedesco. Il nuovo logo, obbligatorio per tutti gli alimenti biologici preconfezionati prodotti in uno Stato membro e che rispondono ai requisiti essenziali, opzionale per i prodotti importati, sarà presente sui prodotti biologici a partire dal 1° luglio 2010 . Il logo è stato preferito dal 63% dei navigatori e ha visto la partecipazione di circa 3400 studenti di design di tutti e 27 i paesi Eu. I 3 candidati finali, invece, sono stati scelti da una giuria internazionale, mentre le votazioni sono avvenute via web. DA:http://www.ecoblog.it
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Post n°16 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da gaspiceno
Alimentazione: 1 Italiano su 2 preferisce il biologico DA: http://www.tantasalute.it/articolo/alimentazione |
Post n°15 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da gaspiceno
35 milioni di ettari di agricoltura biologica nel mondo La Fibl e l'Ifoam presenteranno nuove informazioni e dati in merito all'Agricoltura biologica che si apre a Norimberga (Germania). L'Oceania è in testa, avanzano i Paesi in via di sviluppo
La Fibl (Istituto di Ricerca sull'Agricoltura Biologica) e l'Ifoam (Federazione internazionale dei movimenti di agricoltura biologica) presenteranno le ultime statistiche relative all'agricoltura biologica nel mondo alla BioFach 2010. I risultati dello studio, descritti anche nel libro «The World of Organic Agriculture: Statistics and Emerging Trends 2010» (Il Mondo dell'Agricoltura Biologica: Statistiche e Nuovi Trend 2010) verranno presentati alla più grossa fiera internazionale per prodotti organici domani presso la Room St. Petersburg del Messezentrum Nürnberg.
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Post n°14 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da gaspiceno
Roma, 16 feb. - (Adnkronos) - L'andamento dei consumi di alimenti biologici in Italia nel 2009 si e' mostrato ottimo, confermando la tendenza in crescita del 2008, in miglioramento. In base alle rilevazioni Ismea, gli acquisti domestici di prodotti biologici confezionati registrano nel 2009 un incremento in valore del 6,9%, superiore a quello gia' segnato nel 2008 (+5,2%). Il biologico, spiega Ismea, conferma la sua vitalita' in un momento di generale stagnazione della domanda interna di prodotti alimentari che non risparmia neanche i segmenti di qualita' certificata, come le Dop e le Igp (-1,3% la flessione della spesa rispetto al 2008) e i vini Doc, Docg e Igt (-8,1% la contrazione degli acquisti in valore a fronte di volumi di vendita sostanzialmente invariati). Prodotti Alimentari
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Post n°13 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da gaspiceno
Dati diffusi da produttori agricoli pugliesi nella manifestazione a Roma del 24 ottobre 2009. Nel 1989 un quintale di olive veniva venduto a 120.000 lire che era l'aquivalente del valore di acquisto di una famiglia media per 15 giorni. Nel 2009 un quintale di olive viene venduto a 23 euro che equivalgono al valore di acquisto di un giorno e mezzo di una famiglia media |
Post n°8 pubblicato il 10 Maggio 2008 da gaspiceno
Mi sono divertita a calcolare quanto petrolio usiamo per fabbricare la plastica delle bottiglie d'acqua. E quanto spendiamo, col petrolio a 122 dollari al barile. Ho preso l'ispirazione e i punti di riferimento da Environmental Graffiti, che ha fatto i conti per gli Stati Uniti.
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Post n°5 pubblicato il 02 Maggio 2008 da gaspiceno
Uno studio della world conservation union stimava che una specie vegetale su otto fosse a rischio di estinzione.... In Italia agli inizi del 900 si coltivavano circa 400 varietà di grano, oggi si stima che se ne coltivino non più del 10%.
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Post n°4 pubblicato il 01 Maggio 2008 da gaspiceno
Tratto da www.coldiretti.it
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