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RECUPERATA DOPO OTTO GIORNI DA SOTTO LE MACERIE


         L'AQUILAHa passato otto giorni sotto le macerie e i vigili del fuoco sono riusciti a recuperarla solo a Pasqua. Lei è un cagnolina grigia, di piccola taglia. I soccorritori l’hanno chiamata Pasqualina, perchè proprio nella domenica di Pasqua è riuscita a rivedere la luce. I padroni, una coppia di coniugi romani all’Aquila per il weekend, sono dovuti fuggire di corsa dall’abitazione. Solo una volta usciti si sono resi conto che il cane era rimasto dentro. A quel punto, però, era troppo tardi. «La scala era già crollata - racconta Marcello Luciolimoli -, e nel momento in cui sono rientrato è venuto giù anche il pavimento». A nulla sono valsi i tentativi di rientrare nell’abitazione per cercare Pasqualina. «I vigili del fuoco ci hanno impedito di avvicinarci - spiega Donatella, la moglie del padrone della cagnolina -. Siamo dovuti ripartire per Roma e avevamo perso le speranze». Fino a giovedì, quando un veterinario ha sentito il cane lamentarsi da sotto le macerie. Solo domenica i vigili sono riusciti a recupararla, per poi affidarla alle cure dei volontari della Lida, la Lega Italiana per i Diritti dell’Animale. A quel punto è stato relativamente semplice rintracciare i padroni, sia perchè il cane aveva il microchip identificativo, ma anche perchè la coppia di coniugi romani aveva allertato i soccorritori. Questa mattina, al campo di Piazza d’Armi, l’incontro e il «ricongiungimento». I coniugi Luciolimoli, accorsi da Roma, non sono riusciti a frenare la gioia e la commozione. Dalla Lida, però, lanciano un allarme. Questo è stato un caso fortunato, ma sono centinaia le situazioni che non trovano una soluzione. Spesso si riesce a soccorrere l’animale, ma anche risalendo ai dati su microchip e targhette è quasi impossibile rintracciare i padroni, sparsi per i diversi campi sul territorio.(Fotogramma tratto da video di SkyTg24)