Su per la discesa

SU PER LA DISCESA


Ho fatto un giro per qualche blog e mi sono resa conto di essere rimasta ferma alla preistoria, con il mio: è poco curato, poco accattivante, poco interessante .. trascurato, insomma.E se ognuno ha il blog che si merita, bè il mio la dice lunga! Dovrei riprenderlo per mano e lavorarci di nuovo. Dovrei riprendere un minimo di rete di contatti. Non so se è il modo migliore per riprendersi la propria vita ma a quanto pare mi tocca farlo quindi tanto vale che cominci da qualcosa che posso controllare con pochi clic.Sono entrata in analisi. Non è una gran cosa da confessare ma è la verità; il fatto è che avevo cominciato a fare un gioco pericoloso: ogni volta che ero fuori in auto, mi concentravo sul ciglio della strada e mi chiedevo se fosse abbastanza alto/pericoloso/scosceso per potermi uccicere, o se mi sarei solo fatta tanto male senza risolvere nulla. Quando un giorno, andando a trovare un'amica nell'appartamneto nuovo al sedicesimo piano, ho cominciato a guardare con desiderio la strada in fondo al suo terrazzo, allora ho capito che forse avevo bisogno di chiarirmi le idee. E così ho incontrato questo mio nuovo "amico". Non ho ancora deciso se mi piace o no. Ma so che gli incontri con lui sono diventati irrinunciabili per la mia sanità mentale.Ora mi avrebbe chiesto di scrivere una lettera al mio piccolo Angelo mai nato ... ma non riesco nemmeno a pensarci per ora. Il dolore è talmente forte da impedirmi anche solo il suo pensiero. Sono devastata..... ore 18,30Nel omeriggio avrei voluto chiamare qualcuno per poter parlare. Non mi è venuto in mente nessuno. Alla fine ho scelto l'amica più vicina ma non mi ha risposto. Come diavolo ho fatto a restare tanto sola?