La ricerca è stata realizzata in vista del World Social SummitIl senso di incertezza diffuso soprattutto tra i giovani e le donne
Censis, la classifica delle paureRoma è la capitale del disagio
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ROMA
- Roma è la città più impaurita del mondo. E' questo il verdetto del
Censis e della Fondazione Roma che, in un'indagine svolta su dieci
metropoli (New York, Bombay, Londra, Parigi, Il Cairo, San Paolo,
Mosca, Pechino e Tokyo), hanno evidenziato come la città eterna sia la
'capitale del disagio', quella che ha più paura e che manifesta, per il
58% dei cittadini, "il più alto tasso di inquietudine esistenziale".
Alla domanda su quale sia il sentimento che meglio descrive il suo
rapporto con la vita, il 46% dei romani ha risposto con "incertezza"
mentre il 12% con "paura". La somma di questi stati d'animo (58,2%)
rimanda a un'immagine della città più infelice tra quelle prese in
esame a fronte di una media internazionale del 36%. Alla violenza si
affiancano la paura di non essere più autosufficienti; le paure
materiali come perdere il lavoro o non trovarlo e quelle più generali
come quella di disastri ambientali.
Il senso di incertezza si avverte soprattutto soprattutto tra i giovani
(18-29 anni) con il 51,2%, mentre i più anziani (34,4%) si dichiarano
più ottimista e fiduciosa. Diverse le percentuali tra centro e
periferia con quest'ultima che tocca quota 14,2% rispetto al 5% del
centro. Infine sono le donne ad essere più spaventate degli uomini
(16,2% contro il il 7,7%).
"A Roma e in Italia sono particolarmente sentite le paure in rapporto
con la violenza e la sicurezza personale - ha spiegato il direttore del
Censis Giuseppe Roma che, insieme alla Fondazione Roma, presenterà la
ricerca al World Social Summit che si terrà nella capitale dal 24 al 26
settembre - mentre nelle altre metropoli internazionali ci sono altri
problemi come la fame".
Tranciante il giudizio del sindaco Gianni Alemanno: "Questa è la Roma
di Veltroni (ex sindaco della Capitale ndr): l'inquietudine c'è ed è
chiaro che poi c'è un'inquietudine di carattere sociale legata al ciclo
economico".(15 settembre 2008), da www.repubblica.it