Perentoriamente sollecitato via e-mail dalla Presidentessa (brava Ari, finalmente un po' di polso!) provo a fare un sunto del richiamo di sabato, ma cosa dire? Ha già scritto un romanzo lei!Ritrovo da Rosy, aperitivo tutto sommato leggero, traferimento a Rivergaro alla Sosta del Re.Sembrerebbe un locale per bene, frequentato anzi da gente con la puzza al naso, tanto che il nostro comportamento (notoriamente più degno di un'osteria con le tovaglie a quadretti) sembrava quasi sopra le righe.Vino di buona qualità (il mio criterio di misurazione, altamente scientifico, si basa sui seguenti requisiti: fa il fondo? raschia tanto che va giù? tinge la bocca e la lingua? provoca emicrania all'indomani?), cibo anche... poi arriva Tony Gallo, tacca a suonare, si abbassano le luci, si accendono le sigarette in spregio alla legge n. 3/2003, gente che fa il karaoke, gente che balla sui tavoli, il padrone non ti caga più perchè si cava giù e balla sui tavoli peggio degli altri... il posto idoneo per fare gli asini, cosa in cui noi siamo maestri.Dei gestori rimane sano uno solo, che fa i caffè, gli amari e prende i soldi.Il locale è stato proposto per il richiamo da Gautius, che era già un assiduo frequentatore, e che per tutta la sera è stato gasato al massimo e colorito di rosso come non mai: cantava, ballava, saltava, ostentava assoluta familiarità col locale, coi gestori, con Tony Gallo. Ha persino portato un barattolo di Citrato Brioschi, che ha senz'altro aiutato la digestione a tutti (quando cantavo ho fatto un rutto nel microfono, peccato che la musica e la voce di Gautius l'abbiano coperto, sarebbe stato di grande effetto...)Degna di nota anche la parte dedicata al Cova, in occasione del XXX anniversario della sua nascita: lettura di una struggente poesia (vale la pena di complimentarsi con l'ignoto estensore) cui è seguita la consegna di una pregevole targa-ricordo di notevoli dimensioni (a proposito: c'è da metterci qualcosa tutti, chi raccoglie i soldi?), che, ha assicurato il Cova, appenderà nella sala di casa sua quando andrà a convivere con sè stesso.Per parte mia ho finito; adesso ci vuole qualcuno che dica che cazzo avete fatto usciti da lì, perchè parla parla, ma nessuno ha raccontato niente del seguito della serata. Io, per parte mia, sono andato a casa e non ritengo di dover raccontare quello che ho fatto, ma quelli che sono rimasti oltre...State bene.Mala
OBBEDISCO
Perentoriamente sollecitato via e-mail dalla Presidentessa (brava Ari, finalmente un po' di polso!) provo a fare un sunto del richiamo di sabato, ma cosa dire? Ha già scritto un romanzo lei!Ritrovo da Rosy, aperitivo tutto sommato leggero, traferimento a Rivergaro alla Sosta del Re.Sembrerebbe un locale per bene, frequentato anzi da gente con la puzza al naso, tanto che il nostro comportamento (notoriamente più degno di un'osteria con le tovaglie a quadretti) sembrava quasi sopra le righe.Vino di buona qualità (il mio criterio di misurazione, altamente scientifico, si basa sui seguenti requisiti: fa il fondo? raschia tanto che va giù? tinge la bocca e la lingua? provoca emicrania all'indomani?), cibo anche... poi arriva Tony Gallo, tacca a suonare, si abbassano le luci, si accendono le sigarette in spregio alla legge n. 3/2003, gente che fa il karaoke, gente che balla sui tavoli, il padrone non ti caga più perchè si cava giù e balla sui tavoli peggio degli altri... il posto idoneo per fare gli asini, cosa in cui noi siamo maestri.Dei gestori rimane sano uno solo, che fa i caffè, gli amari e prende i soldi.Il locale è stato proposto per il richiamo da Gautius, che era già un assiduo frequentatore, e che per tutta la sera è stato gasato al massimo e colorito di rosso come non mai: cantava, ballava, saltava, ostentava assoluta familiarità col locale, coi gestori, con Tony Gallo. Ha persino portato un barattolo di Citrato Brioschi, che ha senz'altro aiutato la digestione a tutti (quando cantavo ho fatto un rutto nel microfono, peccato che la musica e la voce di Gautius l'abbiano coperto, sarebbe stato di grande effetto...)Degna di nota anche la parte dedicata al Cova, in occasione del XXX anniversario della sua nascita: lettura di una struggente poesia (vale la pena di complimentarsi con l'ignoto estensore) cui è seguita la consegna di una pregevole targa-ricordo di notevoli dimensioni (a proposito: c'è da metterci qualcosa tutti, chi raccoglie i soldi?), che, ha assicurato il Cova, appenderà nella sala di casa sua quando andrà a convivere con sè stesso.Per parte mia ho finito; adesso ci vuole qualcuno che dica che cazzo avete fatto usciti da lì, perchè parla parla, ma nessuno ha raccontato niente del seguito della serata. Io, per parte mia, sono andato a casa e non ritengo di dover raccontare quello che ho fatto, ma quelli che sono rimasti oltre...State bene.Mala