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Bici a Roma: luoghi comuni


Era un Venerdi' sera come tanti altri. Uno di quelli in cui sono abbastanza libero per concedermi di bere un bicchier di buon vino nel mio covo, il mio rifugio , l'utero accogliente in cui sono solito rannicchiarmi visto e non conosciuto oppure defilato ma riconoscibile; sempre disposto a ricevermi dopo una giornata di un lavoro che da troppo tempo mi sembra privo di alcun senso. Faccio l'informatico nel settore Internet di Telecom Italia ( che non e' Alice ADSL, quindi non ve ne lamentate con me). Tante volte mi sono chiesto perche' per far sbavare i consumatori di porno, software e materiale multimediale pirata, ( perche' questo e' il maggior consumatore tipico di Internet, ne abbiamo le statistiche), ci ritroviamo anche a dover lavorare di notte "per non creare eccessivo disservizio" ai personaggi suddetti, ed invece se vuoi trovare un medico al di fuori di quelle 30 ore che lavorano in studio, non lo trovi. Provate a star male alle 20 di sera. In questa nostra civilta' superiore c'e' qualcosa che non mi convince.... Dicevo.....era un Venerdi' come tanti altri e mi dirigevo in bici verso le 19:30 verso il mia amata vineria ubicata nel cuore del Rione Monti. Mi apprestavo ad attraversare come al solito l'incrocio di V.Appia - Via Magna Grecia per dirigermi verso i giardini della basilica di S. Giovanni dove lentamente per un paio di minuti sono solito godermi il rumore delle ruote sull'ottimo e rifinito sanpietrino che li' e' posato, lontano dal manicomio di auto a cui, in quell'ora, generalmente assomiglia il traffico nei pressi della Scala Santa....Dicevo che mi apprestavo.. ...quando l'ho vista...il suo sguardo mi seguiva pieno d'intensita', facendosi largo tra la folla che attendeva il segnale verde dell'attraversamento pedonale di V. magna Grecia in prossimita' della Coin. Non c'era modo di sbagliarsi, cercava proprio me e solo me tra tanti...quasi spingendo tra la gente non curante, si dirigeva verso di me, proprio me, addirittura cercando, con dei versi incomprensibili ed intrisi di agitazione, di richiamare la mia attenzione..L'ho guardata, immobile, fino al momento in cui ha allungato una mano verso di me. Qualla mano mi porgeva un foglietto che io non ho potuto fare a meno di prendere, allungandomi a mia volta tra la folla. Un sorriso, un grazie e si allonatanava quella ragazza, per sempre. Ho guardato il fogletto, incuriosito, che diceva: GUADAGNO EXTRA SENZA INTERFERIRE CON LA TUA ATTIVITA' TEMPO PARZIALE 500-1000 EURO mensili TEMPO PIENO 1000-2000 mensili NO PORTA A PORTA ANCHE DA CASA CON INTERNET CHIAMA SUBITO seguiva il nome di una persona con tanto di fisso e cellulare. Come direbbe il mio amico Champ.....Morale: il luogo comune vuole che, chi va in bici a Roma, debba essere uno sfigato che non c'ha un c***o da fare!Non c'e' dubbio che era quello che pensava quella ragazza, che tra tanti ha tenuto in modo particolare di puntare la propria carta soprattutto su di un ciclista come me. La mia reazione? Mi sono messo a ridere come uno scemo, da solo, piegato sul manubrio... Potevo "illuminarla" dicendole che ci sono giorni in cui anch'io stando "A CASA" ( ma senza far nulla) guadagno probabilmente piu' di quello che lei guadagna in una settimana "volantinando", ma mi sembrava una cattiveria eccessiva, dettata solo dall'orgoglio; anzi scusametemi ,ve l'ho detto solo per farvi rendere conto dell'assurdita' del tutto e del contrasto evidente, per me, nessuna intenzione di fare "il gradasso". In realta' ripensandoci, tutto questo mi fa tenerezza nei confronti di quella ragazza. Ho capito che un giorno si' e l'altro pure voglio cambiare lavoro e comunico col pensiero..ma cosi' non ci siamo proprio... Ah, alla fine del foglio c'e' scritto pure: NON MI GETTARE SICURAMENTE CONOSCI QUALCUNO A CUI PUO' INTERESSARE Io non l'ho gettato...ma non conosco nessuno....se voi avete qualche nemico a cui puo' interessare....ma non penso, i miei lettori sono pochi ma "buoni"... Ciao! Ciao!PS Io non lo getto, perche' di questi tempi non si sa mai,....magari me la sto proprio tirando...