Peccato. Quante cose avrei voluto sapere, o almeno chiedere. E quante cose non ho detto; ma ieri non ero proprio in forma. E cosi' gli ho visti allontanarsi dopo averli accompagnati fino a Via della Magliana vecchia, in compagnia degli ultimi tre ciclisti romani che hanno avuto la forza di scortarli fino all'ultimo, dopo ore di pedalate sotto gli occhi divertiti dei turisti e dei romani, che in versione Domenicale, appaiono molto piu' ben disposti nei confronti delle biciclette. Gli abbiamo accompagnati prima che prendessero via della Magliana per raggiungere il loro albergo di Fregene. Continueranno i prossimi giorni a pedalare per Roma e forse anche piu' in giu', i cinque "Ciclopici Ciclisti teutonici" a cavallo delle loro meravigliose ed originali biciclette.Soli..non soli...
Ho fatto solo in tempo a pensare ad una "facezia", (quando si vuole scrivere correttamente si scrive cosi'), per salutarli. Ho chiesto loro come si dicesse "ciclisti" in tedesco:"Radfahrer", m'e' stato risposto. Ho fatto un attimo mente locale ed ho "sparato la facezia" assumendo un atteggiamento serioso, come ogni volta mi capita, involontariamente, quando tento di pronunciare una frase in tedesco: "Radfahrer aller welt, vereinigt euch!" Hanno sorriso!...meno male.....buon viaggio cari "ciclistoni"....
