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Roma, 16 lug. (Labitalia) - I saldi? Sono sempre di più l'occasione per fare grandi affari, anche per gli uomini. La crisi economica e il conseguente calo dei consumi, infatti, si sono tramutati in un vantaggio per i consumatori, che possono approfittare dell'aumento degli sconti praticati dai commercianti. E' questo il quadro che emerge, al termine della prima settimana di saldi, dall'indagine condotta da Fismo-Confesercenti su un panel di negozianti del settore abbigliamento.
Confrontando i dati dell'estate 2012 con quelli del 2007, l'ultimo anno prima della crisi, si nota infatti un vistoso aumento dello sconto medio praticato all'inizio della stagione: se nel 2007 questo si aggirava intorno al 20%-30%, nell'estate del 2012 il risparmio medio offerto inizialmente agli acquirenti si è assestato tra il 30% e il 40%, con punte anche del 50%. Cresce pure l'incidenza dei saldi sul fatturato stagionale, che passa dal 30% del 2007 al 40% di quest'anno.
In aumento anche le offerte speciali, destinate a pochi capi selezionati: nel 2007 la punta massima era del 60%, mentre quest'estate è possibile trovare veri affari, con super-sconti del 70%. Cala, di conseguenza, anche il valore dello scontrino medio: dal 2007 ad oggi si è ridotto di poco più del 16%, passando da 220 a 184 euro.
D'altro canto, gli italiani quando si tratta di abiti non sono più gli 'spendaccioni' di una volta. E, se nel 1986 le famiglie dedicavano all'abbigliamento, in media, il 10,1% della spesa mensile, adesso la percentuale destinata a vestiti e calzature è molto ridotta. Una dinamica molto marcata negli ultimi 5 anni: si è passati dal 6,3% del 2007 al 5,4% del 2011.
La possibilit di fare buoni affari ha attirato anche gli uomini, che si sono affacciati nei negozi più degli altri anni, nonostante siano comunque le donne ad acquistare di più, spesso anche per lui. Da evidenziare pure l'incremento dei giorni di promozione speciale al di fuori dei periodi di saldi: se nel 2007 il dato medio era di 5 giorni l'anno, adesso è superiore ai 16. Un fenomeno che ha senz'altro contribuito alla diluzione delle tradizionali file registrate nel giorno d'avvio dei saldi.
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(ASCA) - Roma, 16 lug - Debito pubblico in aumento a maggio.
Secondo i dati diffusi dal supplimento al bollettino mensile
della Banca d'Italia, il debito pubblico a maggio si e'
attestato a 1.966,303 miliardi di euro, rispetto ai 1.949,242
miliardi di aprile.
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(ASCA) - Roma, 16 lug - I tagli allo stato sociale ''nascono
da una chiara volonta' politica tesa a salvaguardare
privilegi e rendite di posizione, anche a costo di decretare
la morte per asfissia di un servizio fondamentale, quale il
sistema sanitario pubblico, che associa ad una spesa
procapite tra le piu' basse al modo positivi risultati in
termini di salute prodotta''. E' la denuncia, in una nota,
della Cosmed, la Confederazione sindacale dei Medici e
dirigenti, secondo la quale ''per fare cassa e ridurre la
spesa esistono molte altre possibilita''' a cominciare dal
''fermare l'acquisto di armamenti costosissimi come gli aerei
F35'', per passare a ''incidere piu' duramente su auto blu e
autisti dedicati alla politica ed alla rappresentanza delle
aziende sanitarie''. E ancora: ''Tagliare in maniera
sostanziale i costi della politica a cominciare dalle 30.000
poltrone delle societa' partecipate dagli enti locali.
Togliere l'immunita' da ogni spending review alle 42 facolta'
di medicina che gestiscono con i soldi del SSN circa 20.000
posti letto e migliaia di strutture complesse, spesso create
ad arte per i baroni vecchi e nuovi ed i loro familiari.
Ridurre la durata dei i corsi di specializzazione medica che
sono i piu' lunghi d'Europa (6 anni per le specialita'
chirurgiche e 5 anni per quelle mediche) e ritardano
l'accesso al lavoro di migliaia di giovani medici''. Ed a
proposito di equita', prosegue la confederazione sindacale,
'' Perche' il ''contributo di solidarieta''' del 5% sopra i
90.000 euro e' pagato solo da i dipendenti pubblici e
pensionati? Perche' si tassano con la stessa aliquota i pochi
risparmi di pensionati e lavoratori e i grandi patrimoni di
banche e speculatori? Perche' le donne del pubblico impiego
devono andare in pensione dopo quelle del settore privato,
salvo poi ricorrere a deroghe ad hoc per alcuni settori come
nella spending review? Perche' non si consente al pubblico
impiego l'uscita anticipata, come per i privati, per la
classe 1952? Perche' si vuole rischiare una nuova ondata di
esodati nel pubblico impiego invece di correggere regole
pensionistiche assurde, discriminatorie, antieconomiche e
penalizzanti? Perche' si continua a lasciare nell'incertezza
migliaia di precari malgrado gli impegni assunti? La risposta
e' semplice - conclude la nota - e' piu' facile colpire i
servizi sociali per i cittadini che le sacche di rendite
parassitarie che continuano a prosperare alla faccia degli
italiani travolti dalla crisi''.
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Philapelphia (Pennsylvania, Usa), 16 lug. (LaPresse/AP) - Michael Pilato aveva dipinto a gennaio un murale alla Penn State University, in Pennysilvania, raffigurante l'allenatore di football della scuola Joe Paterno, poco dopo la sua morte, con un'aureola sul capo. Ora, dopo che Paterno è stato accusato di non aver protetto le vittime degli abusi sessuali su minori messi in atto dal suo assistente Jerry Sandusky, l'artista ha deciso di cancellare l'aureola dal dipinto. Pilato ha spiegato di aver preso questa decisione perchè si sentiva di farlo, ma ha detto di aver aggiunto sul dipinto, sopra la giacca di Paterno, un grande nastro blu, simbolo del sostegno alla causa contro gli abusi sui minori. Pilato, in precedenza, aveva gi eliminato il ritratto di Sandusky dal murale. L'artista non ha ancora preso una decisione su come comportarsi rispetto al ritratto del presidente dell'istituto, Graham Spanier, che è ancora presente sul dipinto.
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Roma, 16 lug. (Adnkronos) - Ieri sera, su Canale 5, il secondo appuntamento con il programma di approfondimento ''Dopo Tg5'' ha totalizzato 1.293.000 telespettatori totali. L'edizione delle ore 20.00 del Tg5 e' al vertice dell'informazione sul pubblico attivo con il 17.22% di share (2.297.000 telespettatori totali). Ieri, complessivamente, le Reti Mediaset si sono aggiudicate la seconda serata e le 24 ore sul pubblico attivo, rispettivamente con il 30.24% di share (2.328.000 telespettatori totali) e il 32.93% di share (2.508.000 telespettatori totali).
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