C.I.DI.B.

B.M.O.


BIORISONANZA MORFICO-OLOGRAFICA  Ó     Marco Bischof, autore del best seller "Biophotonen - Das Licht in unseren Zellen" (Biophotons - the Light in our Cells) scriveva nel 1987: “ Molto prima che la moderna fisica quantistica spiegasse che ogni sostanza ha una radiazione caratteristica, altre correnti avevano questa opinione. E’ in realtà un’idea molto antica che una forza, una “atmosfera”, fuoriesca da qualunque oggetto, o forma geometrica rappresentandone l’ essenza ed il suo stato.”    Ognuno di noi, ed ogni cosa, quindi, possiede un proprio campo morfico, nel quale sono conservate tutte le informazioni specifiche. Con alcuni test bioenergetici è possibile accedere a queste informazioni, ed addirittura re-informare questi campi, qualora fossero squilibrati.    Il “pattern bioenergetico” da noi preso in esame è un piccolo campione di capelli del soggetto.    Partendo dal concetto che la struttura molecolare del capello può essere considerata come una sorta di “mappatura” biologica con una sua propria emissione ad onda di forma, che, come abbiamo visto, corrisponde esattamente all’”onda di forma individuale” del suo “proprietario”, il capello può essere definito come un suo ologramma,  una specie di immagine virtuale tridimensionale che ne rappresenti in piccolo tutte le peculiarità sostanziali.   Al capello opportunamente “trattato” a livello vibrazionale, secondo un nostro esclusivo metodo (”Iso-Energetica”©, know how C.I.DI.B.) vengono inviati una serie di segnali di onde piane (registrazioni in digitale di impulsi elettromagnetici emessi da sostanze in diluizione omeopatica, mediante un sofisticato software tedesco che contiene oltre 70.000 frequenze corrispondenti ad altrettante fiale test) che possono rappresentare alimenti, sostanze, organoterapici di organi ed apparati, nosodi di malattie, di virus e batteri, allergeni, tossici o rimedi omeopatici da testare. Il capello che, come abbiamo visto, possiede una sua onda caratteristica, entrerà o meno in risonanza con tali impulsi, producendo, in caso di responso positivo al test, un “disorder control” nell’operatore.    Questo fenomeno è la chiave di lettura di tutto il test. Esso è dovuto ad una repentina e istantanea variazione, in eccesso o in difetto, di alcuni valori bioenergetici, e rappresenta la risposta dell'organismo (in chiave si/no) a stimoli adeguati.     Ad ogni frequenza o fiala test usata (equivalente fisico dell’impulso digitale) corrisponde, in caso di "risonanza" (disorder control), una specifica indicazione fisiologica fornita dall'organismo stesso del soggetto testato, mediante l’impiego dei suoi capelli.   La valutazione del rimedio "risonante" con l'organismo, fornisce non solo indicazioni di ordine terapeutico (quale rimedio è particolarmente indicato), ma anche di ordine diagnostico consentendo all’operatore di orientarsi sulle cause del disturbo.   In questo modo, il test consente all’operatore di effettuare uno screening bio-energetico preliminare sullo stato di benessere generale del soggetto.    In altre parole, quindi, il test analizza il campo di disturbo generato da un cibo o da un qualsiasi elemento: diventa una sorta di “analizzatore di distonia di campo”!     In pratica si tratta di un contatto virtuale fra un organismo vivente, o un suo componente a risonanza genetica,  e le variabili (informazioni) frequenziali biologiche elettromagnetiche.    Tutto questo è possibile perché l'organismo umano è un sistema cosiddetto aperto o ciberneticamente organizzato, in modo che ogni cellula sia costantemente informata sullo stato di tutte le altre.   Oltre questa prospezione biofisico-strumentale, dal campione di capelli è anche possibile estrapolare, attraverso una particolare traslazione, una sequenza di valori bioenergetici comparabili (”Iso-Energetica”©), nostro know how esclusivo.   I quozienti bioenergetici così ottenuti sono sottoposti ad una comparazione analogica, integrata da una prospezione biofisica omeosinergetica, per permettere di scoprire i campi di disturbo generati da alimenti ed altre sostanze, ma anche da abitudini di vita, paure, emozioni negative, ecc. rappresentate, ad esempio, dalle fiale test dei Fiori di Bach.   L’amplificazione dei valori trovati permette di innescare un campo di decodificazione propedeutico ad una analisi esaustiva.   Integrata dalle altre informazioni raccolte dal test, diventa una forma di ricerca olistica e dinamica dello stato bioenergetico di un soggetto a vari livelli: organico-cellulare, metabolico, nutrizionale, comportamentale e psico-emozionale.     L’indagine consente di evidenziare gli stretti rapporti esistenti fra psicologia, abitudini comportamentali, emozioni, meridiani, chakras, organi e cellule del soggetto testato e ci permette di ottenere delle precise indicazioni circa il suo biotipo, le predisposizioni costituzionali individuali ai disturbi e le bio-incompatibilità alimentari.    Pertanto, pur senza vantare alcuna prerogativa strettamente diagnostico-clinica, permette di individuare facilmente in quale settore conviene indirizzare prima l’attenzione, per migliorare il proprio benessere.   Inoltre, siccome ognuno di noi ha un sistema energetico unico, così come possiede delle uniche impronte digitali, ciò che assume ha un effetto particolare, rendendo perciò la nutrizione un aspetto specifico. Il nostro corpo risuona in accordo con determinate vibrazioni e si trova in disaccordo con altre, rilassandosi con le prime e stressandosi con le seconde, le “bio-incompatibilità  alimentari”.   Il Test di “Biorisonanza Morfico-Olografica” © permette velocemente, ed in maniera non invasiva, di individuare entrambe!  Il test non pretende tuttavia di ottenere da solo una diagnosi definitiva, ma vuole integrarsi nel contesto di una indagine valutativa più specifica (colloquio, anamnesi, esame obiettivo, diagnostica di laboratorio e per immagini ecc) appannaggio esclusivo della classe medica. Esso offre importanti informazioni supplementari su diversi livelli funzionali dell'organismo umano, ancora non rilevabili attraverso i sistemi diagnostici tradizionali o raggiungibili solo attraverso metodiche al momento molto complesse. Informazioni complementari che non si sostituiscono ad eventuali protocolli diagnostico-terapeutici della medicina ufficiale, riconosciuta tale dallo stato italiano, semmai possono integrarsi alle terapie in corso sempre dietro prescrizione del proprio medico di fiducia o altro operatore sanitario riconosciuto dalla legge italiana.